14 Agosto 2010, pare che il maltempo ci abbia concesso una breve pausa. Batte un sole quasi estivo e il cielo è terso. Poco prima delle 11 di mattina ci si mette in fila per avere la Ring Card, tessera su cui si possono caricare soldi da utilizzare nei negozi del comprensorio o giri.
Va detto che caricare soldi su questa tesserina non serve a nulla se non a complicarsi la vita. Non si fà prima e non si risparmia rispetto all’utilizzo di una normale carta di credito. Inoltre i soldi non possono essere trasformati in giri. Quindi caricateci sù soli i giri e per il resto c’è MasterCard.

L’orario ufficiale di apertura non significa che il circuito apre a quell’ora, ma che iniziano a prepare il tutto a quell’ora… quindi l’apertura ufficiale avviene circa una mezz’oretta dopo.

La coda non è poca, è il weekend di ferragosto e c’è letteralmente mezzo mondo qua. Ma niente paura, l’anello è grande e nonostante il significativo numero di auto che cercano di entrare il traffico non rovina il divertimento più di tanto. Certo non è il giorno migliore per cercare il tempo…

Il primo giro è incredibile, i dislivelli sono folli. Folli perchè chiudono la visuale sulle curve, aumentano la compressione quando dovresti girare, fanno sollevare dal suolo l’auto quando dovresti frenare. Quindi prendere un pò di confidenza è d’obbligo.
Sulle curve cieche che chiudono con guard-rail a 50cm dall’asfalto (si, ci sono) a volte mettono un cartello di pericolo, ma non sempre. Se c’è un cartello di pericolo una pinzatina in più non può che fare bene … se non c’è e non vi ricordate che cavolo di curva è quella… anche.
Il richiamo alla prudenza è doveroso, in questa giornata l’anello nord è stato chiuso 2 volte per più di un ora e quando chiudono è perchè ci sono feriti … se non peggio. Ma, come per altri tracciati, è più facile nella vita reale che col simulatore, percui se col simulatore, senza aiuti mnemonici, finite un giro senza danneggiare l’auto virtuale, anche nella realtà ci sono ottime possibilità di conseguire lo stesso risultato, a patto appunto di non esagerare.

Un modo per non esagerare, suggerito da molti, è di non prendere il tempo e di non filmarsi. Filmarsi è espressamente vietato ma non c’è una eccessiva severità nel far rispettare questa regola.
Prendere il tempo è possibile, meglio se con strumenti automatici tipo RaceChrono, ma se sentite la sfida col cronometro mi unisco anche io al gruppo di quelli che lo sconsigliano.

Volendo controllare costantemente lo stato di usura dei materiali di consumo (gomme e freni) e non volendo sottoporre ad eccessivi stress l’auto ho scelto di inserire sempre almeno mezz’ora di “fermo” tra un giro e l’altro. Non c’è di fatto nessun vantaggio nel raccordare due giri durante la circolazione turistica, se non quello di poterne fare un numero maggiore durante la giornata, in quanto bisogna comunque fermarsi per pagare il giro successivo.

Il mio primo giorno si chiude verso le 17, quando chiudono il Nurburgring per la seconda volta. Non volendo aspettare ancora un oretta abbonandante sui verdi prati racchiusi dall’anello punto verso Klotten, per fare il turista alla maniera più classica.