No, non sto parlando di un incontro di box.
Ma dell’inferno verde. 20 chilometri di asfalto al centro dell’Europa continentale, vicino a Colonia. Ultimo esempio della follia motoristica di inizio 900 rimasto pressoche intatto.
84 curve a destra. 88 curve a sinistra.

Ritenuto inadatto alle serie maggiori è stato declassato a “Strada a senso unico, a pagamento senza limiti di velocità“, categoria talmente particolare che ne esiste appunto un solo esempio nel mondo. No, non è una pista. Niente turni, niente commissari. Solo i tedeschi, nel loro estremo pragmatismo, possono adottare questa definizione che permette di aprire una pista al pubblico per più di cento giorni l’anno.

Perparare se stessi.

Ma come si fà ad imparare a fare 172 curve differenti in un tempo accettabile? Imparare sul posto è impossibile. In una pista “normale” si fanno 10-15 giri in mezzora. Dopo 2 ore o 50 giri la sai a memoria.

Per fare 50 giri del Ring ci vogliono minimo 400 minuti, piu pause tecniche. E la quantità di informazione da assimilare non è paragonabile. Roba che devi mettere in conto 4-5 giorni, 2 treni di gomme e 2 set di pastiglie (minimo).

L’utilizzo di un simulatore pare essere l’unica via sensata per godersi gia i primi giri. Eventualmente da abbinare ad un volante con force feedback e almeno 2 pedali, dando per scontato che imparare ad usare la frizione non sia lo scopo del gioco. La mia scelta è ricaduta su GTR Evolution, meno personalizzabile di RFactor ma con la pista realizzata dagli sviluppatori originari (e non successivamente da fans) e con una sensazione di guida a mio parere piu vicina al vero. Il consiglio è di scegliere nel simulatore una vettura perlomeno simile a quella che verrà utilizzata, se non proprio la stessa. Imparare la pista con formula 1 e poi farla con Suzuki Swift non ha molto senso.

In ogni caso sconsiglio questo tracciato come prima esperienza. Sapere bene cosa significa guidare in pista dovrebbe essere un pre requisito.

Preparare l’auto.

La scelta di utilizzare la propria auto, nonostante gli elevati prezzi dei noleggiatori, non è la più economica in genere. Fare minimo 1800km tra andata e ritorno con un benzina turbo o di grossa cilindrata non viene via a poco. Usare un diesel è una esperienza parziale, non che non si possano staccare ottimi tempi, ma ad un certo punto comunque vorrete un benzina.

Inoltre quasi nessuna auto, se non le supercar di altissima gamma, esce dalla casa con gli accorgimenti necessari ad un utilizzo sportivo. Se avete già messo le ruote in pista sapete come assetto e impianto frenante stradali siano inadeguati.

Comunque, ad usare la propria auto il vantaggio c’è. E’ quella che si conosce meglio. Quindi: Gomme e freni nuovi. Un paio di litri d’olio e di liquido refrigerante nel bagagliaio… e si parte.