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Fattoria Pasquè

La meta per un pranzo del weekend fuori dalla città. Si tratta di un agriturismo con molti animali che è possibile vedere e interagirci in autonomia. Dicono di avere anche servizio didattico, quindi probabilmente raccontano e spiegano ma, almeno al weekend, le persone girano liberamente.

La frequentazione è in larga parte costituita da famiglie con bambini ma ci sono anche coppie gruppi.

Per il pranzo è prevista la formula del menu fisso, diverso ogni giorno, pubblicato sul sito, ed è composto da antipasto, bis di primi, secondo con contorno, formaggi, dolce, acqua vino e caffe. Ci si alza pieni, se piace tutto quello che viene servito. Esiste anche un menu bambini. Il tutto è di buona qualità, coerente ovviamente con un agriturismo.

In alternativa si puo utilizzare il servizio di tavola calda presso il bar.

In generale un pranzo piacevole ma attenzione ad un paio di cose: il percorso per raggiungere la fattoria e il parcheggio non è completamente aslfalto ne in piano. Sconsigliato andarci con auto anche solo vagamente sportive (avrò toccato il fondo dell’auto almeno 4 volte…). Inoltre attenzione alla rivendita di prodotti, non sono tutti prodotti nella fattoria, e con dispiacere mi sono trovato ad aver acquisto uova da galline allevate in gabbia (codice 3) ad un prezzo superiore alle biologiche da galline allevate all’aperto al supermercato.

Sito ufficiale : https://www.pasque.it/

Localizzazione su GMaps : Qui

Usare la intelligenza artificiale in locale per rinominare le foto

Questa la devo provare:

https://hackaday.com/2023/12/29/using-local-ai-on-the-command-line-to-rename-images-and-more/

UPDATE: E infatti poi l’ho provata. Ho dovuto fare un po di aggiustamenti per utilizzare il tutto con windows e ho provato a modificare i prompt in italiano.

Le modifiche si limitano ai controlli sulla presenza dei llama-file e sui prompt.

Controllo presenza file:

if ! LLAVA=$(command -v ./llava-v1.5-7b-q4.llamafile.exe); then
  printf '%s\n' "llava-v1.5-7b-q4-main.llamafile: fatal error: update this script with the path of your llava llamafile" >&2
  printf '%s\n' "please download https://huggingface.co/jartine/mistral-7b.llamafile/blob/main/mistral-7b-instruct-v0.1-Q4_K_M.llamafile, rename to llava-v1.5-7b-q4.llamafile.exe, and put it in the same directory of this script" >&2
  abort
fi

if ! MISTRAL=$(command -v ./mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile.exe); then
  printf '%s\n' "mistral-7b-instruct-v0.1-Q4_K_M-main.llamafile: fatal error: update this script with the path of your mistral llamafile" >&2
  printf '%s\n' "please download https://huggingface.co/jartine/Mistral-7B-Instruct-v0.2-llamafile/blob/main/mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile, rename to mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile.exe, and put it in the same directory of this script" >&2
  abort
fi

Prompt italiani:

isgood() {
  "$MISTRAL" \
      --temp 0  \
      --grammar 'root ::= "si" | "no"' \
      -p "[INST]Questo nome file '${1##*/}' è una descrizione comprensibile e corretta in lingua italiana?[/INST]" \
      --silent-prompt 2>/dev/null
}

pickname() {
  "$LLAVA" \
      --image "$1" --temp 0.3  \
      --grammar 'root ::= [a-z]+ (" " [a-z]+)+' -n 15 \
      -p '### User: Questa immagine contiene ...
### Assistant:' \
      --silent-prompt 2>/dev/null
}

Inoltre per mistral ho dovuto scegliere una versione di dimensione non superiore ai 4giga, per limitazioni proprie di windows.

Il comportamento in inglese è buono, mentre l’output in italiano non e’ molto utile e spesso capita qualche parola di spagnolo qua e la.

Pilotare un ultraleggero

Per la serie non si smette mai di giocare, diventano solo più grandi i giocattoli… eccomi qua a bordo di un giocattolone da nove metri per sette, a circa 300 metri sopra la zona nord di Milano, che si caratterizza con la classica cappa bianca mattutina.

Il suddetto giocattolone, un Tecnam P92, lo sto imparando a pilotare e posterò qualche foto e qualche informazione.

Ovviamente nella nebbia non ci sono entrato, dopo aver fatto un paio di foto girato verso nord dove il cielo era completamente sereno.

Chi si deve occupare del disaster recovery?

https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/ovh-possibile-chiedere-i-danni-al-provider-ecco-come-e-perche/

Ipotesi di cause da parte di persone che hanno perso tutti i dati nel recente incendio. Persone che pensavano che la sicurezza dei loro dati era in carico al Cloud provider e si sono resi conto a dati oramai distrutti che il Cloud provider (prima o poi) gli ridà il servizio, ma non i dati in esso contenuti.

Mi ricorda l’avvertimento di qualche decennio fa, dal fotografo, che ai tempi sviluppava e stampava i rullini, che in caso di problemi il risarcimento era al massimo di un rullino nuovo. Se nel rullino poi ci fossero state le foto della vostra vacanza alle Maldive non stava certo al fotografo risarcirvi dell’intera vacanza per poter rifare le foto perse.

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