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Giorno: 5 Maggio 2006

Io, il Guru.

Perlomeno di Gamesrider.
La collaborazione è proficua, sono molto contento.
Poi questo è il mese dei nuovi appellativi.
Tra quelli guadagnati, oltre a Guru c’è anche Markettaro, Project Manager e Matematico.

Quest’ultimo spero sia di buon auspicio per Lunedi.

Il ritorno dei morti viventi

Ovvero i coprocessori.

Quanto tempo è passato da 287/387 … tanto, molti sicuramente non sanno neanche cos’erano.
E quindi vale la pena di spiegarlo.
Le prime CPU erano in grado di eseguire calcoli sono con numeri interi, almeno come istruzioni di base. Poi i software emulavano le operazioni in virgola mobile con una serie di operazioni su interi. Questo approccio, oltre che complicare la vita ai programmatori, rallentava molto programmi che fanno un ampio uso di calcoli in virgola mobile.
Quindi alcuni montavano appunto questi co-processori che si occupavano esclusivamente dei calcoli in virgola mobile. Qualche software ha iniziato a richiederli per poter funzionare … e cosi a partire dai 486 il coprocessore ( da qui in poi conosciuto come FPU, Floating Point Unit ) fu inglobato nel processore principale.

Ora in casa AMD stanno pensando di far risorgere questo concetto, per i processori Opteron. Su schede madri a piu socket sarà possibile montare dei coprocessori dedicati all’esecuzione di un determinato tipo di operazione ( qualcuno ipotizza dei Coprocessori Java per le pagine in JSP, difatti i processori Opteron sono molto utilizzati anche sui webserver ).
Sarà possibile anche fare configurazioni strane tipo 6 processori e 2 coprocessori o 7 e 1 o 4 e 4 e cosi via.

Da ricordare comunque è che di fatto ogni computer moderno include un coprocessore, anche se non viene chiamato cosi. Di fatti la GPU della vostra scheda grafica altro non è che un coprocessore 3D e la cosidetta memoria video altro non è che una cache ad alta velocità per questo coprocessore. Difatti per visualizzare un immagine su uno schermo 1600×1200 bastano solo 8megabyte di vram. Il resto è utilizzato per eseguire i calcoli 3D.

802.11n

La nuova versione dello standard wi-fi non è stata ancora approvata. L’802.11n dovrebbe essere il successore dell’attuale 802.11g e promette un significativo incremento di performance. La bozza delle specifiche promette una banda passante fino a 180Mbs , ovvero piu che sufficente per moltissime applicazioni, tipo quelle casalinghe, a patto di avere una buona stabilità del segnale.
I nuovi hardware saranno retrocompatilibili, come è stato per il passaggio da B a G

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