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Autore: AI

Navigating Intelligent Solutions: From AI to Agentic Retrieval‑Augmented Frameworks

L’intelligenza artificiale (IA) ha trasformato il modo in cui le aziende elaborano informazioni. Ma i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) spesso mancano di conoscenza aggiornata e possono generare dati errati. La tecnica di retrieval‑augmented generation (RAG) unisce ricerca documentale e generazione, riducendo le allucinazioni e mantenendo il modello aggiornato. Quando questa metodologia è abbinata a sistemi agentici intelligenti che decidono autonomamente quale strumento utilizzare, nasce l’agentic RAG, una nuova frontiera che migliora la precisione e la trasparenza delle risposte. Il modello di decision‑tree guida la logica decisionale in questi sistemi, consentendo una pianificazione adattiva basata su test successivi. In questo articolo esploreremo passo dopo passo queste tecnologie, partendo dalla base dell’IA, passando per RAG, l’agent AI, l’agentic RAG e infine il ruolo del decision tree.

Capire l’Intelligenza Artificiale: Fondamenti e Sfide

Il settore dell’Intelligenza Artificiale (IA) è nato con l’obiettivo di replicare l’intelligenza umana nei sistemi computazionali. I primi sistemi basati su regole rigide e approcci simbolici si sono dimostrati difficili da scalare e poco robusti di fronte alla variabilità dei dati reali. Con l’avvento dei modelli di apprendimento profondo, l’IA ha guadagnato capacità di estrazione di pattern non lineari, portando allo sviluppo dei cosiddetti Large Language Models (LLM). Tuttavia, i LLM pur essendo potenti, soffrono di allucinazioni, mancano di spiegabilità e richiedono enormi risorse computazionali. Per mitigare tali problemi, la ricerca ha intensificato lo studio di architetture decision‑tree, che suddividono il processo decisionale in nodi specializzati (es. ricerca, sintesi, filtro). Tale modularità consente un tracciamento chiaro delle operazioni, facilita la gestione degli errori e permette di combinare modelli leggeri per la routing con LLM pesanti per il ragionamento approfondito. Inoltre, le decision‑trees favoriscono l’apprendimento continuo grazie alla possibilità di aggiungere nuovi “tool” in modo incrementale. In sintesi, l’evoluzione dall’IA tradizionale a sistemi decision‑tree‑augmented rappresenta un passo cruciale verso soluzioni più efficienti, trasparenti e sostenibili. Gli approcci decision‑tree non solo migliorano la qualità delle risposte, ma permettono anche una gestione più fine delle risorse di calcolo, poiché il carico computazionale viene distribuito tra componenti di diverso peso. Ciò riduce l’overhead di addestramento e facilita l’implementazione su infrastrutture esistenti, rendendo l’IA più accessibile e adattabile a scenari reali.

Retrieval‑Augmented Generation (RAG): La Nuova Frontiera per LLM

RAG è un’architettura che combina la ricerca di informazioni (retrieval) con la generazione di testo (augmentation). In pratica, un modello di linguaggio chiama un sistema di ricerca vettoriale per recuperare documenti pertinenti, quindi integra questi documenti nel proprio prompt per produrre risposte basate su fonti verificabili. Questo approccio riduce le allucinazioni, perché la generazione è ancorata a dati esterni, e migliora la precisione senza richiedere un costoso fine‑tuning del modello principale.

Agent AI: Sistemi Intelligenti che Operano in Ambienti Dinamici

I chatbot tradizionali si basano principalmente sulla risposta a prompt testuali. Con gli agenti AI, l’interazione diventa autonoma e contestuale: il sistema valuta lo stato attuale, decide quale azione compiere (ricerca, sintesi, visualizzazione) e produce la risposta in modo iterativo.

In un contesto Retrieval‑Augmented Generation (RAG), l’agente accede in tempo reale a una base di conoscenza, recupera i documenti più rilevanti e poi genera la risposta con un modello LLM, integrando così recupero e generazione in un’unica pipeline decisionale.

L’implementazione di Elysia si basa su un “decision tree orchestrato” dove ogni nodo è un tool (retriever, summariser, visualizzatore, ecc.). Il decision agent valuta il contesto, la storia delle interazioni e i costi computazionali per scegliere l’operazione più adatta. Questo approccio garantisce trasparenza: il percorso decisionale è visibile in tempo reale, facilitando debug e audit.

Per le imprese, i vantaggi sono:
– Affidabilità migliorata grazie alla gestione degli errori e ai limiti di iterazione.
– Riduzione dei costi di sviluppo: i componenti possono essere riutilizzati senza riformulare prompt.
– Personalizzazione pro‑attiva che apprende dai feedback degli utenti.

Il futuro prevede l’integrazione di agenti multi‑modalità, la capacità di autogenerare nuovi tool e la sinergia con sistemi di controllo decisionale complessi, aprendo la strada a soluzioni enterprise completamente autonome.

Agentic RAG e Decision Tree: La Logica Decisionale dei Sistemi

Elysia sfrutta una decision‑tree architecture per coordinare gli agenti. Ogni nodo è un tool specifico—retriever, LLM, visualizer—e la scelta di quale nodo attivare avviene tramite un decision agent che valuta contestualmente i dati, i risultati precedenti e le potenziali ramificazioni future. Questo modello si ispira alle teorie dei Decision Trees, dove la struttura ad albero rappresenta una sequenza di test decisionali, ognuno dei quali conduce a ulteriori sotto‑decisioni o a un risultato finale. In Elysia, i test sono adaptivi: l’agente ricalcola le probabilità di successo di ciascun branch in base ai feedback in tempo reale, spostando dinamicamente l’albero verso percorsi più promettenti. La profondità dell’albero è limitata da un hard pass limit che evita loop infiniti; al superamento di questo valore, l’agente propaga un errore verso un percorso alternativo o invia una notifica di fallimento.

Flusso decisionale in una lista:

  • Input utente → nodo di analisi preliminare
  • Test di compatibilità del dato → scegliere retriever o preprocessore
  • Chiamata LLM → valutare qualità della risposta
  • Se insufficiente, ricalcolo: attivare visualizer o iterare con nuovo prompt
  • Output finale → rendering dinamico e memorizzazione preferenza utente

Esempi pratici:

  • Nel negozio di skincare, il percorso dall’input di un problema cutaneo al consiglio di prodotto passa da un retriever di documenti, a un LLM di sintesi, fino a un visualizer di carte prodotto.
  • In un sistema di raccomandazione, la decision tree genera una serie di filtri di prodotto, crea una collezione di articoli correlati e poi genera un prompt per l’LLM che propone prodotti finali.

Conclusioni

Il futuro dell’IA non è solo potenza di calcolo, ma capacità di integrare conoscenza esterna in modo intelligente e decisionale. RAG, quando combinato con architetture agentiche e modelli di decision‑tree, offre soluzioni più affidabili, trasparenti e adattabili. Le imprese possono ora sfruttare data‑driven chat‑bots e agenti autonomi che si evolvono con il loro ambiente, riducendo il rischio di allucinazioni e garantendo la citazione delle fonti.

Link di partenza per la generazione del testo : https://weaviate.io/blog/elysia-agentic-rag
La generazione e’ stata fatta con GPT-OSS 20B, che per arrivare all’articolo di cui sopra (circa 1000 parole, 500 token) ha prodotto 50.000 token in elaborazioni successive, tra cui riassunto a pezzi con metodo map-reduce, pianificazione dell’articolo interrogando anche altre fonti (wikipedia) e redazione dei singoli capitoli. Proverò comunque Elysia e magari scriverò qualcosa anche io direttamente.

L’AI e il Futuro dei Junior Developer

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, il ruolo dei junior developer si sta trasformando. AWS CEO Matt Garman ha espresso la sua visione su come l’AI possa integrarsi con le competenze umane, piuttosto che sostituirle.

L’AI e la sua applicazione nel programming

Nonostante l’AI possa semplificare alcune attività ripetitive, come la generazione di codice o l’ottimizzazione del debugging, non rappresenta una minaccia per i programmatori inesperti. Al contrario, offre loro strumenti potenti per imparare più velocemente e sviluppare competenze avanzate. I junior developer possono sfruttare l’AI per automatizzare compiti che richiederebbero tempo e pazienza, concentrando quindi le loro energie su aspetti più creativi e strategici del coding.

Con l’AI a disposizione, i junior developer possono ricevere feedback immediati durante lo sviluppo del software, migliorare la loro capacità di risolvere problemi complessi e affinare le loro abilità di pensiero critico. Questo non solo accelera il loro apprendimento, ma li prepara a svolgere ruoli più avanzati in futuro. Inoltre, l’AI può fungere da strumento di supporto per i junior developer, guidandoli attraverso processi di sviluppo complessi e aiutandoli a comprendere meglio i concetti di programmazione.

L’evoluzione del ruolo del junior developer nel contesto dell’AI richiede una visione proattiva: imparare a utilizzare queste tecnologie non come sostituti, ma come alleati. Questo approccio non solo rafforza il loro valore nel mercato del lavoro, ma li posiziona come attori chiave nell’innovazione tecnologica futura.

Il ruolo dei junior developer nel futuro del lavoro

Il ruolo dei junior developer nel futuro del lavoro è un tema cruciale in un contesto in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del programming. Matt Garman ha sottolineato che i junior developer non devono essere visti come una risorsa da sostituire con l’AI, ma come una opportunità di investimento per le aziende. I junior developer, infatti, sono i meno costosi e i più adattabili alle nuove tecnologie, rendendoli un elemento chiave per il successo delle organizzazioni.

Il loro ruolo non è solo di apprendere le competenze tecniche, ma anche di sviluppare abilità come il pensiero critico, la creatività e la capacità di risolvere problemi complessi. Queste competenze saranno sempre più importanti in un mondo in cui l’AI diventa un alleato, non un sostituto. I junior developer possono sfruttare gli strumenti AI per migliorare la loro efficienza e la loro produttività, senza perdere la capacità di pensare in modo autonomo e innovativo.

L’AI non eliminerà il ruolo dei junior developer, ma lo trasformerà. I programmatori del futuro non saranno semplici codificatori, ma problem-solver e gestori di agenti AI. Questo richiederà una continua formazione e un’adattabilità ai nuovi strumenti e alle nuove tecnologie. I junior developer dovranno imparare a utilizzare l’AI come un supporto per il loro lavoro, piuttosto che come una sostituzione.

Il futuro del lavoro per i junior developer è quindi un’opportunità, non una minaccia. Con l’adeguata formazione e l’uso intelligente dell’AI, i junior developer potranno diventare sviluppatori più efficienti, creativi e adatti alle esigenze del mercato del lavoro in evoluzione.

L’evoluzione del ruolo del developer

In questo capitolo, affronteremo l’evoluzione del ruolo del developer in un mondo dominato dall’AI. Matt Garman ha sottolineato che i programmatori non saranno sostituiti, ma il loro lavoro si trasformerà. Questo capitolo analizzerà come i developer passeranno da semplici codificatori a problem-solver e gestori di agenti AI. Verranno esaminate le nuove competenze necessarie per i developer del futuro, tra cui la capacità di prendere decisioni critiche, risolvere problemi complessi e gestire strumenti AI avanzati.

Garman ha sottolineato che il ruolo del developer non si limiterà a scrivere codice, ma si estenderà a comprendere e gestire le soluzioni AI. Questo richiederà una forte capacità di adattamento e una visione strategica per identificare quando e come l’AI può essere utilizzata per migliorare la produttività. I developer del futuro dovranno anche imparare a lavorare in sinergia con gli strumenti AI, interpretando i risultati e correggendo eventuali errori.

Inoltre, Garman ha sottolineato che l’AI non eliminerà il lavoro, ma lo trasformerà. I developer dovranno evolvere le loro competenze per rimanere rilevanti nel mercato del lavoro. Questo richiederà un impegno costante nell’apprendimento continuo e nell’adattamento a nuove tecnologie. Il ruolo del developer si trasformerà in un ruolo più creativo e strategico, dove il pensiero critico e la capacità di decisione saranno fondamentali.

Questo capitolo conclude che l’AI non eliminerà il ruolo del developer, ma lo trasformerà in una figura più versatile e strategica. I developer del futuro saranno chiamati a sfruttare l’AI come strumento di supporto, non come sostituzione, per raggiungere obiettivi più complessi e innovativi. Questo richiederà una combinazione di competenze tecniche, creative e strategiche, che renderanno i developer sempre più indispensabili nel mondo del lavoro.

L’importanza delle competenze umane nell’era dell’AI

L’evoluzione del ruolo del developer non è l’unica trasformazione in atto nell’era dell’intelligenza artificiale. I junior developer, in particolare, stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel mondo del lavoro tecnologico. Nonostante l’AI possa semplificare molte attività di programmazione, come la scrittura di codice ripetitivo, è chiaro che le competenze umane restano irrinunciabili. I junior developer, pur essendo alle prime armi, rappresentano una risorsa preziosa grazie alla loro capacità di apprendimento rapido e alla loro adattabilità ai nuovi strumenti e tecnologie.

Garman ha sottolineato che i junior developer non sono solo il futuro della programmazione, ma anche un’opportunità per le aziende di investire in talenti emergenti. Questi giovani professionisti possono imparare a lavorare in sinergia con l’AI, utilizzandola come strumento di supporto per migliorare la produttività e la qualità del lavoro. Inoltre, le capacità umane, come la creatività, la capacità di risolvere problemi complessi e il pensiero critico, sono fondamentali per guidare l’AI e massimizzare il suo potenziale.

I junior developer, quindi, non devono temere di essere sostituiti dall’AI, ma anzi, devono imparare a integrarla nel loro lavoro. Questo richiede una formazione continua e l’acquisizione di nuove competenze, come la gestione di strumenti AI avanzati e la capacità di prendere decisioni etiche e creative. Solo chi si adatta a questa nuova realtà potrà prosperare nel mercato del lavoro del futuro.

Conclusioni

L’AI non eliminerà i lavori, ma li trasformerà. I junior developer hanno un ruolo cruciale nel futuro del programming, e l’adattamento a nuove tecnologie sarà la chiave per successo e crescita professionale.

Questo post e’ realizzato tramite intelligenza artificiale basandosi su questo articolo: AWS CEO Says Replacing Junior Developers with AI Is the Dumbest Thing He’s Ever Heard

AI, N8N, Workflow, Agentic AI e LLM: Un’Introduzione al Futuro della Tecnologia

In questo articolo, esploreremo il ruolo chiave dell’intelligenza artificiale, N8N, i workflow, l’agentic AI e i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) nel contesto tecnologico moderno. Questi argomenti rappresentano una combinazione potente che sta rivoluzionando il modo in cui sviluppiamo e utilizziamo le applicazioni.

Introduzione all’Intelligenza Artificiale e n8n

L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il modo in cui creiamo e gestiamo i flussi di lavoro, e uno strumento che sta guadagnando attenzione è n8n. Questo strumento permette di costruire workflow complessi in modo visivo e intuitivo, integrando facilmente API e servizi esterni. Con l’avvento dell’Agentic AI, i workflow possono diventare autonomi, prendendo decisioni basate su dati e feedback in tempo reale. L’uso di LLM (Large Language Models) all’interno di questi workflow apre nuove possibilità, come l’analisi del testo, la generazione di contenuti e l’automazione intelligente. Questa combinazione di tecnologie promette di semplificare processi complessi, aumentando l’efficienza e riducendo il carico umano.

Intelligenza Artificiale e Workflow Dinamici

L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui creiamo e gestiamo i workflow, grazie ad strumenti come n8n, una piattaforma open source che permette di costruire e automatizzare processi complessi. Con l’introduzione di agentic AI, i workflow non sono più semplici sequenze di istruzioni, ma diventano dinamici e adattivi, grazie all’uso di LLM (Large Language Models) che possono prendere decisioni autonome. Questo approccio consente di creare soluzioni personalizzate, scalabili e in grado di evolversi nel tempo.

L’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una delle tecnologie più promettenti del nostro tempo

L’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una delle tecnologie più promettenti del nostro tempo, con applicazioni che vanno dall’automazione al riconoscimento delle immagini. Uno strumento chiave per sfruttare al massimo le potenzialità dell’AI è n8n, una piattaforma open source che permette di creare workflow complessi senza la necessità di codificare. Questo strumento è particolarmente utile quando si lavora con l’AI agente, dove un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) esegue compiti autonomi e interagisce con altri sistemi. Il potere di n8n risiede nella sua capacità di integrare diversi strumenti e API, rendendo il processo di sviluppo più fluido e accessibile.

L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il modo in cui creiamo e gestiamo i workflow

grazie a strumenti come n8n, una piattaforma open source che permette di collegare diversi servizi e applicazioni in modo semplice e intuitivo. In combinazione con l’AI, n8n permette di automatizzare compiti complessi, riducendo il tempo e gli errori umani. L’agente AI, un sistema autonomo in grado di prendere decisioni, può essere integrato nei workflow per eseguire compiti specifici, come l’analisi dei dati o la generazione di testi, grazie all’uso di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). Questa sinergia tra AI, n8n, workflow e agente AI rappresenta un passo avanti significativo nell’automazione intelligente.

Conclusioni

L’AI, N8N, i workflow, l’agentic AI e i LLM stanno aprendo nuove possibilità nel mondo della tecnologia. Questi strumenti, quando utilizzati insieme, possono portare a un’evoluzione significativa in molti settori, rendendo il software più intelligente, personalizzato e adattabile.

Questo articolo, fin qua, e’ stato interamente scritto tramite AI e un workflow N8N, che a partire da un elenco di keyword ha generato il testo e pubblicato (in bozza) sul sito. Mi sono ispirato ad un workflow reso disponibile pubblicamente e modificato, come al solito, per usare ollama e per scrivere in italiano. L’idea e’ di adattarlo ulteriormente per partire da un testo o ancora meglio da una pagina web che mi ha interessato per generare un post, invece che dalle keyword. Se ne esce qualcosa di interessante pubblicherò il risultato.

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