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La prossima mossa di google?

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Questa tabella, presa da Hitwise Intelligence, non lascia molto all’immaginazione. Le voci che voglio google eart presto convertito in un metaverso in stile secondlife fanno il resto.

Più di qualcuno in BigG sta valutando il settore “giochi”. E’ sicuro.

I giochi stanno diventando sempre più interessanti dal punto di vista pubblicitario e quindi possono essere un canale molto importante per Adwords. Google farà un gioco nel vero senso della parola? Non credo, e a ragion veduta. Google non fà software, eroga servizi. Se gioco sarà, sarà in stile second life, ovvero con contenuto completamente erogato tramite connessione internet. Oppure potrebbe essere “semplicemente” una piattaforma pubblicitaria che colleghi produttori di giochi (rigorosamente online, stile mog), a compratori di pubblicità … con la scalabilità e i bassi costi di ingresso tipici della piattaforma Adwords.

Non credo comunque che dovremo aspettare molto per sapere…

Tabella via | Hitwise Intelligence – Heather Hopkins – US: Google Health – Predicting Google’s Next Move

Adsense

Essi è tornato Adsense sul mio blog. Non l’avevo ancora reintegrato dopo aver migrato di piattaforma ma adesso è qua. Spero non disturbi troppo. Il plug-in utilizzato per integrarlo mi è stato suggerito dal buon Nicolo di Bluxis

Chissa magari un giorno mi pagherà almeno l’hosting (per ora non paga un bel niente cmq…)

Chi clicca su Banner e Text Ads?

Sulla popolazione di internet si sa già molto. Si sa che è una fascia di popolazione interessante anche se sempre piu generica ogni giorno che passa (e quindi meno definibile)

Ma… chi clicca sulla pubblicità online potrebbe essere un sottoinsieme meglio definibile.

Ci prova Danah Boyd:

Chi sono questi cliccatori accaniti? Sono in prevalenza donne, non giovanissime, che cercano soprattutto concorsi a premi. Il fatto non sorprende: sono le stesse persone che aprono lo spam e adorano parlare con gli operatori di telemarketing

Parlando di PPC quindi si clicca per noia? O si clicca perchè non si capisce che si tratta di pubblicità?
E se semplicemente si cliccasse perchè i risultati a pagamento sono a tema a volte più dei risultati gratuiti?

Per la mia esperienza posso dire che un utente che viene da banner/textads posizionati su siti diversi da un motore di ricerca rende dal 50 al 75% in meno in base a quanto è coerente il sito esterno con l’annuncio/banner. E come resa intendo il valore del comportamento dell’utente una volta raggiunto il sito pubblicizzato.
Questo cosa significa? Che se esiste una differenza non si può generalizzare il profilo del visitatore. Probabilmente l’analisi proposta da Boyd è corretta per le pubblicità che tengono in vita i siti (e infatti poi si concentra sui social network) ma non per il search engine marketing.

Un altra nota importante è il fatto che l’utente è molto piu permeabile alla campagna (intesa come SEM/PPC + Sito) tanto più questa è efficace nel proporre un sogno (piccolo o grande che sia). Ma alla fine il sogno deve essere realizzabile per chi visita il sito. Il CTR di un annuncio è il più letale degli indici di performance. Perchè un buon creativo lo può far schizzare alle stelle, ma portando visite “inutili” in termini di ROI.

In risposta a:

cosa comporta il fatto che il marketing trae profitto principalmente da chi si trova in difficoltà economiche e sociali?

Il resto dopo il salto 

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Resa di Adsense

Scopro oggi che esiste un tools per fare lo stesso calcolo direttamente online. D’altronde siamo troppo (a questo mondo) e qualsiasi cosa è gia stata pensata. Basta cercare bene. Quindi ecco http://adsensemeter.com/ che come me usa dati di Alexa, stima un CPM medio di 2 ( € / $ ), ma giunge a risultati differenti. Quello su cui io e Adsensemeter.com non siamo d’accordo è la popolazione internet. Io sostengo che sia di 1 miliardo di persone, Adsensemeter.com di circa 410milioni.

Nota sul calcolo effettuato da AdsenseMeter: Un ritorno pari a 2, $ o € che siano, per un publisher di un sito con Adsense è un mito, perché parte dei guadagni se li tiene Google. Un CPM per un editore si aggira intorno a 1€ quindi … un errore compensa l’altro e sono abbastanza d’accordo con i risultati. Intesi quindi come guadagno di chi pubblica i banner e non come entrate lorde di Google.

Shopping time per Google

Google compra feedburner, Google compra panoramio.

E, molto probabilmente lo sapevate già. Quello che mi domando è se sono buoni affari.

Molto probabilmente bigG ha una richiesta da parte dei clienti Adwords superiore alla propria capacità di diffusione e l’unico modo per obbligare alcuni siti molto visitati a inscriversi al canale Adsense è di comprarli.

Vediamo se conviene. O almeno proviamo ad avere delle cifre su cui ragionare.

Feedburner:
Promuove 750.000 feed da parte di 450.000 scrittori
Reach dello 0,27%, pagine viste per visitatore 4.2 (dati alexa.com)
Costo dell’acquisto: 100 milioni di $
Resa media per 1000 page view: 2$ (stima)

Se gli utenti internet sono 1 miliardo, un reach dello 0,27% sono circa 2,7 milioni di visitatori, che moltiplicato per 4,2 fa 11,3 milioni di page view.
Per una resa di 22,600 $ al giorno. Che in un anno sono circa 9 milioni di $.

Youtube:
Reach del 11.7%, pagine viste per visitatore 14.7
Costo dell’acquisto: 1650 milioni di $

Stesso calcolo. 117 milioni di visitatori, 1720 milioni di page view.
Resa di 3,4 milioni di $ al giorno. 1255 milioni di $ in un anno.

Youtube quindi sembra un acquisto decisamente migliore. Ma forse il prezzo pagato per feedburner non è quello. Anche su youtube si vociferavano cifre ben piu alte nei giorni successivi all’acquisto. O magari prevedono un forte incremento.

Ancora chiamate telefoniche di Google verso potenziali clienti

Continuano le operazioni di contatto diretto di Big G verso potenziali clienti.

E ripeto la voglia di tagliare fuori i gestori è evidente. Il motivo alla base di questa certezza è semplice. Se un account è intestato ad una azienda Y che pubblica annunci per una azienda X, perche Big G invece che chiamare i suoi clienti (azienda Y) chiama i soggetti degli annunci (azienda X) ?

Tutti addosso a Google

Google si mangia DoubleClick.
Tutti protestano o disapprovano.
Microsoft, regina della concorrenza non etica, si lamenta della posizione quasi monopolistica di Google. (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1959080&r=PI)

Da parte mia vado contro. Ma per una cosa che ha fatto molto meno rumore perche eseguita in modo sottile e senza annunci stampa. Big G ha iniziato a fare promozione direttamente alle aziende del loro sistema pubblicitario Adwords ed offrire servizi di configurazione e ottimizzazione delle campagne.
Male o bene ? IMHO male per tutti tranne che per Big G.

  • Male per chi ha curato, configurato, e fornito consulenza fino ad ora. Semplicemente non puo competere con Google perchè questi servizi li offre a titolo gratuito
  • Male per le aziende, almeno nel lungo periodo, perchè dopo che Big G avrà costretto tante piccole aziende a cambiare modello di business, i clienti finali del servizio Adwords non avranno piu interlocutori neutrali.

Cattive scelte di questi periodi …

EDIT : Aggiungo un link verso l’ottimo MarketingArena che con un pizzico di ironia presenta le attuali e future scelte di google.

Google chiama potenziali clienti Adwords?

Che alcune agenzie si spacciassero per Google non è una cosa nuova. Ma che Google inizi ad alzare il telefono e battere in prima persona i centralini delle aziende è nuova.

Il programma Jumpstart potrebbe essere il capostipite di questa nuova politica che punta a saltare le agenzie pubblicitarie su cui fino a ieri puntava (Centro clienti, crediti promozionali, programmi didattici e certificazioni accessibili solo dopo un certo budget speso)

Il programma Jumpstart, per chi non lo sapesse, prevede che un esperto di Google chiami al telefono chi si dichiara interessato a spendere almeno 150€ con budget giornaliero non inferiore a 15€ per creare ed affinare la campagna pubblicitaria.

Ora invece iniziano a spuntare casi di gente chiamata dall’Irlanda, senza che avessero iniziato la procedura Jumpstart.

Da verificare … certo che sarebbe veramente una pessima scelta fregare chi ti ha sostenuto e spinto. Il “Don’t be evil” dove è finito ?

UPDATE:

Risposta ufficiale sulla posizione di google:

“Google non ha alcun diretto interesse a che gli utenti scelgano o meno un mezzo intermedio quale un’agenzia, se non che l’agenzia può essere un buon collettore utile a trovare nuovi clienti.

Verifichi con i suoi clienti che questi non abbiano effettivamente fatto richieste dirette a noi o che non sia un terza parte ad aver fatto offerte a loro.”

A quanto sembra l’arte di spacciarsi per google da parte di agenzie senza scrupoli ha raggiunto livelli di affindamento molto interessanti. Fanno rimbalzare le chiamate effettuate ai potenziali clienti in Irlanda per avere maggiore credibilità …

Quattro passi verso l’ottimizzazione

Molte persone, me compreso, usano Google Analytics per migliorare le proprie campagne di marketing online e di acquisto di Keywords, ma G.A. offrea anche potenti tools di identificazione visitatore e di trend di navigazione. Senza i dati corretti, ottimizzare un sito puo essere un compito molto difficile. Per chi è alle prime armi con il mondo dell’analisi web, tutti i dati circa l’ottimizzazione del contenuto possono essere un pò disorientati. Per questo qua ci sono quattro step per aiutare l’ottimizzazione tramite le informazioni fornite da G.A. :

1. Create un percorso di Navigazione Canalizzata
Chi disegna un sito sa, o almeno dovrebbe sapere, qual’è il percorso che gli utenti devono compiere all’interno del sito. Per monitorare che questo avvenga correttamente creiamo all’interno di Analytics degli obbiettivi e la navigazione per arrivare a questi in modo da poter analizzare dove e in che percentuale si perdono gli utenti. Ad ogni obbiettivo si puo inserire un valore moneteria per “contabilizzare” i visitatori o rendere confrontabili obbiettivi con un diverso valore.

2. Aspettate
Aspettare 2 o 3 settimane in modo da avere dati meno influenzati da condizioni particolari ( weekend, festività, etc ) e statisticamente piu affidabili.

3. Controllare pochi report chiave e rivalutare la Canalizzazione
Aprite Analytics e controllate sotto Ottimizzazione Contenuto > Rendimento Contenuto > Contenuti Principali. Ordinate la lista delle pagine in base alla colonna “Indice $”. Questa colonna vi dice quanto ciascuna pagine del vostro sito vale. L’indice $ è basato su quanto spesso una transazione è completata o un obbiettivo raggiunto quando una specifica pagina è stata caricata durante il percorso di visita. L’indice $ in pratica da un valore alla pagina calcolato in base al valore dell’obbiettivo raggiunto passando per quella pagina.
Ricordate, questa colonna non conterrà dati finchè gli obbiettivi non verrano definiti.
Ordinando le pagine in base al loro valore chiedetevi perchè alcune pagine sono in cima, se questo era prevedibile o meno, e che ruolo hanno queste pagine all’interno del percorso dell’utente. Riflettendo su queste domande vi potreste trovare a dover riconsiderare il percorso di navigazione ideato all’inizio, o scoprire che alcune pagine sono difficile da raggiungere.

4. Ottimizzate !
Con le informazioni ottenute, il prossimo compito è fare le modifiche che vanno fatte. Cercate di individuare i problemi e ridisegnate il sito per evitarli. Fatto questo ricominciate dall’inizio. Conservare i visitatori e trasformarli in consumatori, o finalizzatori di obbiettivi deve sempre essere la motivazione e l’obbiettivo dei cambiamenti nel vostro sito

via Analytics Blog

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