O quasi. Microsoft dopo avermi accettato alla beta del nuovo bing con chat AI mentre avevo l’account bloccato, ha deciso di sbloccarmi. O meglio ho capito come farmi sbloccare. Bastava chiedere lo sblocco tramite un sms su un numero di telefono che non fosse il mio. Un comportamento talmente poco lineare e non prevedibile che mi ha convinto ad non affidarci piu’ nulla.
Google non ha, invero, mai dati segni di squilibrio mentale simili a MS ma comunque ho scaricato circa 18 anni di mail, tramite Thunderbird (il client di posta per pc migliore di sempre), depositati su un pc muletto che ha impiegato qualche giorno a fare tutto. Questo pc avra’ il ruolo dell’account Microsoft. Backup di emergenza.
Per le mail ordinarie la questione e’ piu complessa e meno immediata. Quasi tutte le mail che ricevo sono indirizzate ad una casella del dominio @b0sh.net o del dominio del lavoro. GMail agiva come collettore per rendere accessibili ovunque e velocemente le mail. Fortunatamente il dominio @b0sh.net e’ ospitato su una piccola VM che esegue virtualmin e con poche configurazioni sono passato da un semplice forward verso GMail ad un server IMAP/POP completo con gli accorgimenti minimi per la sicurezza:
- Connessioni SSL con certificato
- Spamassissin
- ClamAV
- Graylist
- Verifica openrelay
- Domainkey
Ecco impostare domainkey o DKIM richiede anche un intervento sui DNS se non sono gestiti anch’essi da virtualmin ma e’ abbastanza fattibile.
Impostato tutto ho scelto, per ora, BlueMail come client per il telefono e penso che installero’ RoundCube per la webmail classica.
L’operazione non e’ ovviamente a portata di tutti. E’ molto piu semplice di una volta, ricordo con dolore la prima installazione qmail tanti anni fa’, ma e’ ovviamente infinitamente piu’ complessa di aprire un account su gmail/outlook/icloud etc.
E non e’ gratis. I nomi a dominio costano, e i VPS pure. Anche pensando di farselo in casa sfruttando una connessione veloce anche l’elettricita’ non la si trova, in genere, senza pagare.
Le prestazioni, con tutta probabilita’ saranno inferiori. Probabilmente avro’ piu’ spam, ricerche piu’ lente e una disponibilita’ del servizio leggermente inferiore.
Il vantaggio e’ solo la proprieta’ della mail. Un provider di VPS, per esempio, potra’ non volermi piu come cliente ma non puo’ tenermi in ostaggio l’identita digitale e i dati in essa contenuti.
Quindi GMail dismessa? non proprio. Il forward funziona ancora, e molti account registrati negli anni, purtroppo, sono collegati a questa mail e dovro’ aggiornarli uno a uno.