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Autore: bosh (Pagina 2 di 46)

Degooglizzazione

Essendomi recentemente iscritto a mastodon ci ho trovato un (piccolo) gruppo di persone, che vuoi perchè si ricordava com’era il web, vuoi per fastidio rispetto alle azioni di monopolizzazione della grande G ha iniziato attivamente a fare qualcosa e creare alternative. Il progetto è molto buono, spero cresca includendo anche chi non percepisce il problema cosi come lo percepisco io.

Forse la cosa più evidente è davvero mastodon, ma il fediverso non è solo Mastodon, e comunque contribuire al fediverso non basta per non essere ostaggi di Google, Apple, Facebook e MS.

Quest’ultima cosa, il non essere ostaggio, è quello che mi ha mosso maggiormente verso il crearmi alternative o piani B.

Non credo che sia sano, giusto e sicuro, che l’identità digitale e quindi primariamente email, ma anche siti web e profili social siano in mano a qualcuno che, con la scusa di offrirceli gratis, li puo di fatto spegnere quando vuole.

Qualche lettura e quale progetto che reputo interessante sull’argomento:

  • Degooglizzazione una sorta di manifesto
  • Mastodon.uno la principale istanza italiana di mastodon, su cui sono presente anche se più che altro leggo e basta
  • Bookwyrm.it un posto dove scoprire e recensire libri, sempre parte del fediverso. Non sono iscritto al momento, ma credo che lo farò a breve
  • ActivityPub il protocollo alla base del fediverso

Usare la intelligenza artificiale in locale per rinominare le foto

Questa la devo provare:

https://hackaday.com/2023/12/29/using-local-ai-on-the-command-line-to-rename-images-and-more/

UPDATE: E infatti poi l’ho provata. Ho dovuto fare un po di aggiustamenti per utilizzare il tutto con windows e ho provato a modificare i prompt in italiano.

Le modifiche si limitano ai controlli sulla presenza dei llama-file e sui prompt.

Controllo presenza file:

if ! LLAVA=$(command -v ./llava-v1.5-7b-q4.llamafile.exe); then
  printf '%s\n' "llava-v1.5-7b-q4-main.llamafile: fatal error: update this script with the path of your llava llamafile" >&2
  printf '%s\n' "please download https://huggingface.co/jartine/mistral-7b.llamafile/blob/main/mistral-7b-instruct-v0.1-Q4_K_M.llamafile, rename to llava-v1.5-7b-q4.llamafile.exe, and put it in the same directory of this script" >&2
  abort
fi

if ! MISTRAL=$(command -v ./mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile.exe); then
  printf '%s\n' "mistral-7b-instruct-v0.1-Q4_K_M-main.llamafile: fatal error: update this script with the path of your mistral llamafile" >&2
  printf '%s\n' "please download https://huggingface.co/jartine/Mistral-7B-Instruct-v0.2-llamafile/blob/main/mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile, rename to mistral-7b-instruct-v0.2.Q3_K_L.llamafile.exe, and put it in the same directory of this script" >&2
  abort
fi

Prompt italiani:

isgood() {
  "$MISTRAL" \
      --temp 0  \
      --grammar 'root ::= "si" | "no"' \
      -p "[INST]Questo nome file '${1##*/}' è una descrizione comprensibile e corretta in lingua italiana?[/INST]" \
      --silent-prompt 2>/dev/null
}

pickname() {
  "$LLAVA" \
      --image "$1" --temp 0.3  \
      --grammar 'root ::= [a-z]+ (" " [a-z]+)+' -n 15 \
      -p '### User: Questa immagine contiene ...
### Assistant:' \
      --silent-prompt 2>/dev/null
}

Inoltre per mistral ho dovuto scegliere una versione di dimensione non superiore ai 4giga, per limitazioni proprie di windows.

Il comportamento in inglese è buono, mentre l’output in italiano non e’ molto utile e spesso capita qualche parola di spagnolo qua e la.

llamafile v0.6

Mi segno e segnalo questa release che ho trovato impressionate : https://github.com/Mozilla-Ocho/llamafile/releases

Si tratta di un sistema per rendere facilmente accessibili modelli di linguaggio e praticamente funziona su tutti i sistemi operativi (window, linux, mac, etc) sfruttando CPU anche ARM, GPU anche multiple, anche AMD.

Si scarica il modello. Su linux gli si da il permesso di esecuzione, su windows lo si rinomina in .exe e lo si avvia.

Ho scaricato il modello llava e funziona con prestazioni accettabili anche usando solo una CPU non nuovissima (intel i7 11 generazione).

Cambio VPS e provider

Ho fatto un pò di manutentenzione e ho ricreato da zero il server virtuale che ospita questo blog, un qualche altro progetto personale e la mia mail.

Sono stato per tanti anni cliente di OVH, anche se ad un certo punto mi ha letteralmente bruciato il server. Non in senso figurato.

Dovendo però rifare il server, che per vari motivi non era più aggiornabile e stava diventando un rischio, ho scelto di provare un altro provider.

Percui da questa mattina il tutto viene erogato tramite un VPS di IONOS. Per l’occasione sono passato ad un dual-core con piu spazio di archiviazione. In realtà, viste le esigenze di CLAMD, avrei preferito più memoria RAM invece che piu spazio su disco ma nessuno offriva la configurazione che avrei voluto ad un prezzo ragionevole.

Il tutto rimane gestito dall’ottimo Virtualmin, con poche personalizzazioni. Non avendo cambiato piattaforma di gestione è stato facile backuppare i virtual host da una parte e ripristinarli dall’altre.

RustDesk su Raspberry Pi 5

Questo titolo ha troppe R. Comunque visto che ho dovuto mettere insieme un po tanti pezzi per fare andare RustDesk, un ottima alternativa free ad AnyDesk, sul mio nuovissimo Raspberry Pi 5 condivido alcune informazioni.

L’obbiettivo era avere RustDesk funzionante, con avvio automatico, sul raspberry non collegato ad alcun monitor (modalità headless).

Per ottenere il risultato desiderato con la versione disponibile al momento della scrittura ( 1.2.3-aarch64 ) si deve:

Configurare il server grafico con X11. Con wayland non ho trovato alcun modo. Si fa da raspi-config -> advanced option -> Wayland

Configurare il boot con terminale. Sempre raspi-config -> System -> Boot / Autologin. X non deve partire in automatico.

Raspi-config per configuare boot e auto login

Installare il pacchetto xserver-xorg-video-dummy ( rif: https://github.com/rustdesk/rustdesk/pull/3902 ) … il resto dovrebbe gia esserci.

Rustdesk deve essere configurato per l’accesso non sorvergliato e con una password fissa.

Fatto questo si puo staccare riavviare, staccare monitor e tastiera, e accedere da remoto.

Perche’ ho cancellato tutti i contenuti da Google Maps?

Perche recentemente alcuni contenuti sono stati oggetto di de-pubblicazione senza spiegazione.

La cosa e’ particolarmente stupida perche alcuni contenuti rimossi sono stati visibili per anni accumulando piu 100.000 visualizzazioni.

La cosa inoltre e’ particolarmente irritante per chi produce contenuti perche non viene specificato quale delle mille regole sui contenuti si e’ accusati di aver violato.

Sapendo di non aver violato nessuna norma di buon senso, non aver detto il falso e non aver offeso nessuno ho concluso che e’ meglio non contribuire a questa piattaforma.

Poi, anche, la completa arbitrarieta’ e lo squilibrio di forze a cui ci si sottopone quando si interagisce con gli OTP da tempo mi risulta poco sopportabile.

Forse tornero a scrivere opinioni e valutazioni qua, quando ne vale la pena farlo. Ovviamente non in caso la valutazione sia un 4 stelline di cortesia.

Installiamo home-assistant

Oramai seguo il filone della de-cloudificazione … anche perchè di gente che parla di cloud, di come è bello e di quanto è vantaggioso ce ne sono finche volete. E perchè un altro servizio cloud mi ha fatto arrabbiare. Alexa di Amazon in particolare.

Volevo programmare l’accesione di una luce esterna, dopo il tramonto, qualora avvenisse il rilevamento di movimento di un sensore infrarossi.

Bene, mi procuro una spina wifi. Il sensore già ce l’ho, lo sposto dallo studio ad una opportuna posizione esterna, lo rinomino per non avere dubbi dove sia tra qualche mese e qui si rompe Alexa. Il sensore rinominato sull’app di Xiaomi non appare più tra i dispositivo noti ad Alexa. E non c’e’ nulla da fare. Cerca nuovo dispositivo fallito. Rimuovi la Skill, rimetti la Skill … alla fine sparisce anche l’altro sensore.

E non c’è nulla di più frustrante per chi mette crea e mette a posto sistemi informativi, come l’autore di questo post, che non avere nessuna possibilità di intervento. Nessun log, nessun errore, nessuna configuazione da aggiustare, nessun codice da debuggare. Niente il tuo sensore IR è sparito, non si sà perchè e puoi solo sperare che riappaia.

La soluzione? Gestiamoci la domotica in locale con Home-assistant. Normalmente si installerebbe su un Raspberry, ma ho un PC x86 sempre accesso con potenza e spazio di archiviazione in eccesso percui scelgo la via della virtual machine.

Probabilmente drovò flashare le webcam e forse non solo. Ma vediamo che succede.

Documenterò soprattutto cosa va male e cose non è come sulla documentazione ufficiale ed, eventualmente, il risultato finale se positivo. Per ora sono partito da qua https://www.home-assistant.io/installation/#generic-x86-64

Visualizzazione tracciati di volo

Finalmente ho trovato un servizio che permette la visualizzazione 3D dei tracciati di volo : https://www.cloudahoy.com/

Il servizio e’ specifico per lo scopo, importa da varie sorgenti tra cui anche il classico GPX degli orologi Garmin.

Il risultato è molto bello e interattivo:

https://www.cloudahoy.com/debrief/?key=DpbwvMSaQm4mY&startAt=1682155686

Qua rappresentata la missione di addestramento standard con poco o nessun vento. Decollo, circuito e atterraggio. Ripetere 4-5 volte almeno. In questo caso c’e’ anche una riattaccata.

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