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Autore: bosh (Pagina 4 di 46)

Una lezione di volo

Anche se Google non sembra molto interessato a questo argomento prima di imbarcarmi in questa avventura ho cercato molto informazioni su web e trovato, complessivamente, pochino. Almeno in formato testo. Forse avrei dovuto cercare su youtube o su tiktok ma comunque preferisco il formato testuale e quindi scrivo a favore di chi come me ha questa preferenza.

Una lezione di volo, ritornando al tema principale, consiste circa una mezzoretta di volo accompagnato dall’istruttore. Qua sopra si vede il tracciato dell’ultima che ho fatto.

Si inzia con la checklist per verificare il buon funzionamento della macchina, si controlla la disponibilità delle pista, e si decolla. Il perchè del controllo della macchina è evidente, la pista la si controlla perchè a differenza dell’aviazione generale che opera in areoporti e spazi aerei controllati con gli ULM si fa tutto a vista.

Gli esercizi sempre presenti sono ovviamente il decollo e l’atterraggio, che possono ripetersi anche 3-4 volte durante la lezione, l’ingresso e l’uscita dal circuito, eventualmente il sorvolo del campo volo (per assicurarsi la possibilità di atterrare).

Nel caso qua sopra registrato la grossa parte della lezione è stata dedicata alla navigazione con vento laterale. E ovviamente due atterraggi sempre con vento laterale. Si tratta della quarta lezione su trentadue totali, percui rimarrò sul tema per un pò ed è stata registratra con un Garmin Fenix 5S.

Finito tutto si parcheggia, magneti su off, via la chiave e si scende. Se non si vuol diventar carne trita non si scende con motore acceso.

Brutto tempo

… e per qualche giorno niente lezioni di volo. Mi accontento di qualche giro col simulatore, tra una imprecazione e l’altra col wifi.

Non si vola in real life perchè la visibilità è ridotta causa nubi. Servono minimo 5km di visibilità e di restare fuori dalla nuvole.

Cos’è un ultraleggero?

Un ultraleggero è un aereo con massimo due posti e del peso al decollo inferiore o uguale a 600kg. Come su tante cose le notizie sui giornali possono aver dato un idea sbagliata.

Non è un “piper” o un “cessna”. Questi sono due produttori che producono aerei piccoli, soprattuto se rapportati a Airbus o Boeing, ma di aviazione generale. L’aviazione generale non ha limiti di peso ed è orientata all’attività commerciale. Dal piccolo aereo taxi, al velivolo usato per le emergenze, fino al trasporto di massa.

Gli ultraleggeri sono solo per divertimento e utilizzo personale. Rientrano nella categoria i paramotore, gli alianti, i deltaplani a motore, gli autogiro ma sono ovviamente molto differenti.

Un Tecnam P92 non è molto differente per dimensioni, potenza e raggio da un Cessna 152. Ma pesa circa 200kg in meno.

Pilotare un ultraleggero

Per la serie non si smette mai di giocare, diventano solo più grandi i giocattoli… eccomi qua a bordo di un giocattolone da nove metri per sette, a circa 300 metri sopra la zona nord di Milano, che si caratterizza con la classica cappa bianca mattutina.

Il suddetto giocattolone, un Tecnam P92, lo sto imparando a pilotare e posterò qualche foto e qualche informazione.

Ovviamente nella nebbia non ci sono entrato, dopo aver fatto un paio di foto girato verso nord dove il cielo era completamente sereno.

Stime

Impressione: un mix tra incredulità e invidia.

Incredulità perchè riuscire a farsi pagare senza fonire prima una stima affidabile del costo del lavoro mi sembra veramente difficile da credere. Invidia un pò per lo stesso motivo … tipo come sarebbe bello se non dovessi ottenere il consenso per sul costo di uno sviluppo prima di farlo.

Poi però, provando effettivamente ad immaginare questo mirabolante mondo, qualche anomalia emerge. Ovvero anche se tutti gli sviluppi fossero accettati a prescindere dal costo, ha davvero senso farli tutti? L’ efficacia si misura sempre col rapporto tra costi e risultati. E se l’efficacia è valutata solo a posteriori e non stimata anche a priori non c’è forma di protezione preventiva. Uno sviluppo è costato (tanto/poco) ma non serviva. Efficacia 0. Anche se il team è stato bravissimo a implementare una cosa complicata perfettamente e in poco tempo.

Il Calco

Non ho mai capito perchè la passione per il “calco” sia cosi diffusa tra gli informatici.

Il calco è un procedimento di formazione delle parole che consiste nel coniare nuovi termini riprendendo le strutture della lingua di provenienza. Si tratta di una forma particolare di prestito, spesso utile per colmare lacune lessicali (soprattutto nel campo della scienza e della tecnologia); altre volte si tratta di fenomeni spontanei, privi di una funzione vera e propria, dato che il termine sarebbe già disponibile. Si distingue in genere il calco semantico da quello morfologico. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Calco_linguistico

Immagine da https://twitter.com/latraduzionedim/status/1546469483782586375

Definitiva

Non scrivo più su alcun social da tempo. Ma questa non potevo non condividerla almeno qua.

P.S.: Per non ledere la privacy di nessuno si tratta di uno screenshot dell’anteprima standard di twitter. Visivamente il risultato e’ lo stesso ma nessuna connessione viene aperta verso twitter e nessun cookie impostato. Il twit orginale con possibilita’ di interagire, per chi lo desidera, si trova questo indirizzo

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