Autore: bosh (Pagina 41 di 49)
Tradizionalmente ho sempre usato vmware, piattaforma storica di virtualizzazione, che offre di tutto e di più. Accelerazione 3D hardware, utilizzo delle estensioni del processore, multicore e multiprocessore, supporto per windows e linux sia come guest che come host … ma … per linux fondamentalmente è una scocciatura perchè non supporta tutti i kernel. Dovendo essere installati dei moduli del kernel questi devono essere compatibili col kernel in uso. Cosa tutt’altro che banale se si usa linux come host. Tant’è che su Kubuntu 10.04 ho dovuto usare una patch non ufficiale fornita dalla community per far andare vmware. E ovviamente dimenticarmi di aggiornare alla 10.10… fortuna che è una LTS.
L’alternativa è virtualBox. Prodotto meno maturo, ma neanche cosi tanto. Il vantaggio è che legge il formato dei dischi di Vmware, quindi in teoria si puo switchare da un prodotto all’altro con la stessa virtual machine.
In teoria, appunto. In pratica no. Perche Vmware usa di default l’ IO APIC mentre virtualbox no. Virtual box si puo configurare per usare questa modalità ma le prestazioni rispetto a vmware sono nell’ordine di 1 a 3. Inoltre la scheda di rete virtuale di virtualbox e vmware ha lo stesso hardware id quindi il sistema operativo guest fa un pò di confusione e continua a cercare di usare i driver di vmware anche se sono stati correttamente installati i driver di virtual box.
Per ottenere un passaggio (quasi) di successo il primo passo è di abilitare l’ IO APIC in virtualbox, far partire la macchina e quindi installare il software addizionale per il sistema operativo guest (windows nel mio caso).
Un bel riavvio e si otterra il classico e comodo mouse integrato tra guest e host, video che si auto ridimensione in base alla finestra e prestazioni in filino migliorate (non molto). Per utilizzare la scheda di rete è necessario aggiornare manualmente il driver passando dalla gestione dell’hardware e selezionare tra quelli compatibili con hardware ovviamente quello di virtualbox.
Un altro riavvio e un controllo sulla buona funzionalità della rete evidenzia comunque che il collegamento virtuale è instaurato a 100Mbit e non a un 1Gbit (probabilmente nella maggior parte dei casi non c’è un impatto significativamente negativo ma in host con un buon hardware alle spalle la comunicazione host-guest potrebbe avvenire a velocità più basse di quanto teoricamente possibile).
A questo punto ci si rende conto come le operazioni di IO su disco siano di una lentezza disarmante e molto ma molto focalizzate sul processore. Come se ogni accelerazione hardware sia completamente inesistente.
Per disabilitare l’ IO APIC bisogna prima dire al sistema operativo guest che le cose cambiano, quindi cambiare la configurazione a mano nell’xml che rappresenta la configurazione di virtualbox, e quindi proteggerlo da scrittura … perche quando si abilita l’IO APIC su VBox pare essere per sempre, nel senso che ogni volta che ricaricate una configurazione con l’opzione disabilitata, questa viene riabilitata in automatico. Per i dettagli : http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1330484
Quindi cosa ne ho guadagnato ?
La libertà di aggiornare alla release successiva, una migliore integrazione della clipboard (su vmware linux fa schifo, funziona una volta su mille), e migliori tempi di congelamento delle VM.
Cosa ho perso ?
Prestazioni, nonostante tutto è ancora parcchio piu lenta … tipo un 50% di tempo in piu a parità di operazione mista IO e CPU Bound (esempio: compilazione) e possibilità di congelare le VM (è vero che è veloce ma se non può scrivere nel file di configurazione che esite una sospensione della macchina, al successivo utilizzo questa verrà ignorata)
Quindi ?
Probabilmente torno a vmware…
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Se si guarda la perenne emergenza napoletana verrebbe da cospargesi il capo con la cenere (proveniente da un termovalorizzatore) e a testa bassa dire di no. Ma il triste spettacolo partenopeo potrebbe non essere significativo della realtà.
Uno dei maggiori problemi ecologici attualmente è l’emissione di CO2, quindi partiamo con questo dato :
- Qatar : 40,6 tonnellate a testa
- USA : 19,4
- Beglio : 12
- Germania : 10,1
- Italia : 7,7
- Svizzera : 5.6
Mentre una delle sfide che maggiormente coinvolgono gli stati è la produzione di elettricità da fonti rinnovabili :
- Svizzera: 58,3%
- Spagna: 26%
- Italia: 25%
- Germania: 18,1%
- Francia: 14,1%
- USA : 10,9%
Un indice riassuntivo di tante cose può essere l’impronta ecologica, quantificata in ettari consumati procapite :
- Emirati arabi uniti : 15,99
- Usa : 12,22
- Danimarca : 9,88
- Germania : 6,31
- Italia: 5,51
- Portogallo : 4,99
Vedete voi se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno…
Fonti :
Emissione di C02 e consumo di risorse : http://www.nationmaster.com/
Energia da fonti rinnovabili : http://www.energies-renouvelables.org/
L’aver visto questo post mi ha riportato alla memoria la cover dei No use for a name, che personamente preferisco. E quindi la condivido :
P.S. : Si non è proprio la classica roba natalizia.
Premessa: non trovando una traduzione italiana dell’appello che circola in questi giorni ho deciso di farne una io. Purtroppo è il risultato di una doppia traduzione ( tedesco -> inglese -> italiano ) e della mia modesta capacità di comprendere l’inglese. Spero comuque che possa essere di aiuto a diffondere l’appello.
Salviamo il Nurburgring !
Il Nurburgring in Germania è il parco giochi automobilistico del mondo. Un parco pubblico per appassionati di motori. Sfortunatamente è stato dato in gestione a privati che stanno mettendo a rischio l’intero Ring. Micheal Frison di 20832.com spiega perchè dobbiamo salvare il Nurburgring.
Potresti essere sorpreso leggendo questa notizie e sono sicuro che l’argomento non ha ottenuto molta attenzione all’estero, ma abbiamo un serio pericolo al Nurburgring.
Sin dal 1927, quando è stato aperto, il Nuburgring è stato di proprietà ed amministrazione publica, ma nel maggio di quest’anno il tracciato e il parco del Nurburgring sono stati affittati a due privati (Kai Ritchter, Jorg Lindner). Queste persone non hanno nessuna esperienza motoristica eppure sono la guida del cambiamento in atto, che include l’aggiunta di un parco a tema con montagne russe (che non funzionano), più hotel di quanti ce ne sia bisogno, un arena da 3000 posti e un centro commerciale. Tutto quanto appare troppo grosso e di fatti rimane vuoto per la maggior parte del tempo.
Loro promisero finanziamenti privati, ma presti si capì che si trattava di una menzogna. Il Ministrato delle Finanze si è dovuto ritirare come conseguenza. Nonostante la mancanza di fondi il completamento del progetto continua.
Un pesante carico di debiti (circa 400 milioni di euro) grava ora sulle spalle del Nordschleife, che sembra essere completamente inutile considerando che le piste sono state costruite con una spesa inferiore a questo debito.
La questione è complessa e tiene in apprenzione i fan del Ring, ma io voglio condividere con voi quanto è accaduto la scorsa settimana: il Nurburgring ha sempre dichiarato di avare un totale di 2 milioni di visitatori per anno, ma in puro stile Wikileaks siamo riusciti a mettere le mani su un documento interno che racconta una storia differente. Chi fà promozione trucca sempre un pò i numeri ma questa vicenda è differente. Sembra che ci sia una doppia contabilità per i visitatori reali e i visitatori “reclamizzati”. Diamo un occhio al grafico che riassume la situazione :
Chi si azzarderebbe a dichiarare 2 milioni di spettatori mentre solo 370.000 sono verificati? Il Nurburgring lo ha fatto, e i privati hanno basato il loro business plan del nuovo parco divertimenti su questi numeri.
Non mi credete ? Chiedete a Sabine la prossima volta che la incontrate. Diverse indagini sono gia state avviate dalla magistrature, da una commissione governativa e dal dipartimento sulla competitività della Commissione Europea.
E chiunque critichi l’attuale direzione del Ring viene apertamente attaccato. Wilhem Hahne – il piu anziano dei fratelli Hahne (suo fratello Armin è arrivato sesto la scorsa settimana) – ha ricevuto una perquisizione in casa sua in Giugno e la scorsa settimna ha ricevuto un avviso dai legali del Nurburgring.
Fà davverò male essere invischiati nella politica e dover testimoniare come vieni trattato il luogo che amiamo. Ma la cosa peggiore che può capitare è che siano gli appassionati a dover pagare il prezzo degli errori commessi tramite prezzi più alti o anche peggio. I pericoli includono una minore manutenzione della pista per ridurre i costi, meno competizioni e restrizioni per i piccoli club che organizzano eventi nell’area. Può anche essere che i privati siano obbligati a pernottare negli hotel di nuova costruizione per poter usare la pista.
Vi prego di diffornedere la notizia se avete a cuore il Nordschleife e il suo circondario. Diventate fan di “Save the Ring” su facebook edubitate delle informazioni condivise dagli organi ufficiali
SAVE THE RING! – to preserve Nordschleife for Motorsport use.
Appello originale : http://www.facebook.com/#!/SaveTheRing?v=info
E visto che in Italia non capita spesso di incontrare Sabine, linko anche il suo video messaggio :
- Is Yahoo Shutting Down Del.icio.us? [Update: Yes]
A questo punto credo sarà il mio ultimo post su Delicious. Qualcuno conosce una alternativa ?
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