I motori di ricerca letterali riducono l’usabilità in quanto trasformano il linguaggio in un insieme di gruppi di caratteri. Cosa che non è ovviamente vera. Un buon motore di ricerca deve essere in grado di correggere piccoli errori ortografici e automaticamente effettuare ricerche sia per il plurale che per il singolare.

Un problema correlato sempre ai motori di ricerca è quello per cui il motore di ricerca stabilisce una priorità solo in base a quante volte una pagina contiene la stringa ricercata, invece che sull’importanza della pagina. Infatti sarebbe preferibile dirigere gli utenti verso nodi interni dell’albero del sito piuttosto che alle foglie, in quanto difficilmente un motore di ricerca indovina perfettamente la pagina desiderata dall’utente, quindi suggergli nodi interni permette all’utente di affinare il suo interesse e, molto probabilmente, arrivare in 2 clik alla pagina desiderata.

Un altra pratica molto consigliata è quella del “Best Bets” letteralmente la scommessa migliore. Illustrata in questo paper

Un ultimo consiglio è quello di proporre come come primissima interfaccia solo una casella di testo con un pulsante “Cerca”. E’ esattamente quello che gli utente si aspettano e cercano in un momento di “disperazione”. Una ricerca piu avanza sarà poi raggiungibile con un secondo click.
Infatti gli utenti utilizzano il motore di ricerca solo quando la navigazione fallisce e si riservano come ultima possibilità il motore di ricerca. Visto dalla parte del designer di un sito, il motore di ricerca è l’ultima carta prima di perdere un visitatore. Ed è bene che questa carta sia buona !