IL blog è nato per essere personale. Uno scrive cio che gli interessa. Senza pretese che questo contenuto debba perforza essere interessante per tante persone.

Seguendo questo modello alcuni blog sono diventati particolarmente visitati, famosi diciamo, e in alcuni di essi si è passato dalla comunicazione incentrata sull’autore e che se ne frega di chi ascolta a dei messaggi molto piu limati, meno personali ma con piu possibilita di piacere a tutti. (Qualcuno l’ha chiamato anche “populismo”)

Il secondo stadio è stato quello di mettere in piedi i cosidetti “blog d’informazione” dei blog studiati a tavolino per piacere, quindi per attirare gente e di conseguenza per attirare investitori pubblicitari. In pratica dei giornali online settoriali con la possibilità di commentare.

Il terzo stadio del blog sta arrivando ora. Delle aziende usano il blog come strumento di comunicazione verso i propri clienti. Un utilizzo senz’altro interessante perche salta tutta una schiera di intermediari (agenzie varie, giornalisti, editori …) e mette in comunicazione diretta azienda e clienti.
Cosi da un pò l’impressione che non ci sia rete di salvataggio, che un giorno la persona addetta a scrivere sul blog possa fare un errore e rovinare l’immagine dell’azienda, che i visitatori tramite i commenti possano mettere in evidenza piu i lati negativi che quelli positivi del prodotto.
Ma sono convinto che in realta un filtro c’è. Forse meno evidente. Ma qualcuno di capace legge e corregge i testi e censura rapidamente commenti sconvenienti.

Blog d’informazione:
http://www.blogosfere.it/
http://www.blogo.it/

Blog aziendali:
http://blog.playstationplanet.it/
http://www.quellichebravo.it/