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Mese: Luglio 2006 (Pagina 2 di 3)

DD-WRT flashing

Si parte con l’operazione di Flashing.

Il Firmware dd-wrt ha molte possibilità in piu rispetto a quello fornito da FON.
Il mio obbiettivo rimane cmq quello di mantenere la piena funzionalità di condivisione del WiFi proposta da FON. Però far annoiare un povero processore MIPS da 200mhz è veramente uno spreco.
E per poterlo utilizzare al meglio la prima cosa da fare è ottenere uno spazio di archiviazione per programmi e dati. Un disco ethernet è una buona soluzione, e il firmware dd-wrt ha quello che serve per poterlo sfruttare. Ovvero Samba.

Versione utilizzate v23-sp1.generic

… 5 minuti di panico …

Ok fatto ! Non è diventato un mattoncino.

Connessione a internet ripristinata. Il prossimo passo è riattivare il collegamento con FON.


Link:
dd-wrt wiki : http://www.dd-wrt.com/wiki/index.php/DD-WRT_Docu_%28IT%29
recover from a bad flash : http://www.dd-wrt.com/wiki/index.php/Recover_from_a_Bad_Flash_%28IT%29
dd-wrt download: http://www.dd-wrt.com/dd-wrtv2/downloads.php

Up and running

Nessun particolare problema. Il social router FON è attivo e funzionante.
Non posso offrire un grande raggio d’azione ma sono felice che funzioni. Magari prenderò una antenna esterna in futuro.

La configurazione è stata realmente semplicissima. Nonostante la configurazione “strana”.

La mia rete domestica era gia dotata di router/modem/accesspoint. Però il progetto mi piaceva troppo per non parteciparci.

Cosa ho fatto ?
Ho preso il mio portatile aggangiato alla prima rete wifi, lo ho scollegato, ho accesso il router FON.
Ho agganciato il portatile al router FON e attivato internet explorer. Come prima pagina mi ha presentato lo stato del router. Ancora non era collegato a internet quindi ho dovuto configurarlo in modo da essere un elemento della LAN del mio precendente router. Fino qua tutto bene.

Riassunto della situazione:

INTERNET-> Router1(192.168.1.1)-> Pc Fisso (192.168.1.xxx) .
. . [FON]Router2 (192.168.1.10) -> Portatile (192.168.182.xxx)

Fatto questo registro il l’apparecchietto linksys presso fon e via.

Avrei potuto fermarmi qui ma per maggior ordine ho disattivato la componente wifi del mio vecchio router, ho collegato il pc fisso alle porte del Linksys WRT54GL e attivato un port forward per alcuni servizi interessanti dal primo router al secondo.

Tutto ok e tutto facile.

Tra poco si passa allo smanettamento selvaggio del povero WRT.

Il primo passo è installarci samba.
Il secondo è attaccargli un disco esterno ethernet.

Poi ogni via è possibile.

Qualità della pagina di arrivo

Spiegazioni sul cambio dell’algoritmo “Landing Page Quality” da parte di Andrew C.,

Come forse protrete ricordare, abbiamo incominciato a consideare la qualità della pagina di arrivare del inserzionista nel Quality Score gia dallo scorso Dicembre. In seguito a questo cambiamento, gli inserzionisti che non forniscono page di arrivo utili per i nostri utenti avranno un Quality Score piu basso, con la conseguenza di una piu alta offerta minima richiesta per le loro keywords. Noi comprendiamo che alcune offerte minime potrebbero essere troppo alte per avere un buon rapporto qualità prezzo, ma queste alte offerte minime sono il nostro modo di motivare gli inserzionisti a migliorare le loro pagine di arrivo o semplicemente smettere di usare Adwords per quelle pagine, e nello stello tempo dare il controllo su quali keywords utilizzare con adwords. Anche se è poco intuitivo per alcuni, noi preferiremmo mostrare meno pubblicità che mostrare un annuncio che porta ad una cattiva esperienze per l’utente, in quanto, sul lungo periodo, la fiduca dell’utente verso Adwords è di vitale importanza.

Col passare del tempo abbiamo migliorato i nostri algoritmi per valutare la qualità delle pagine di arrivo ( spesso basandoci sul feedback dei nostri utenti ), e la prossima settimana lancieramo un altro miglioramento. Quindi, durante i prossimi giorni un piccolo numero di inserzionisti, che forniscono un servizio di bassa qualità ai propri utente, vedrano salire le proprie offerte minime.
E’ importante notare che la maggior parte degli inserzionisti non subirà alcuna conseguenza per via di questo cambiamento.

Se vedrete un incremento nelle vostre offerte minime e credere che la vostra pagina di arrivo è di ottima qualità, contattate il supporto AdWords e noi controlleremo.
Delle indicazioni di massima circa la qualità delle pagine si possono trovare qua: landing page and site quality guidelines.

Collezione di Mini-Icone

Tornano sempre utili delle piccole icone, sia per i siti web che per i programmi.

Ce ne sono per i tipi di file (Word, Excel, PDF) che per le azioni piu tipiche (Ricerca, Aggiungi, Modifica …) in diverse varianti di colore.

Eccole

FadeIn e FadeOut con javascript

Effetto carino da usare sul web.
Problema : Flash è uno sperco per una cosa cosi semplice, le gif animate pesano troppo.

Soluzione: Javascript e CSS !

Funzione de inizializzazione :

function initImage() {
// start
imageId = ‘uno’;
var uno = document.getElementById(imageId);
imageId = ‘due’;
var due = document.getElementById(imageId);
imageId = ‘tre’;
var tre = document.getElementById(imageId);
imageId = ‘quattro’;
var quattro = document.getElementById(imageId);
setOpacity(uno, 100);
setOpacity(due, 100);
setOpacity(tre, 100);
setOpacity(quattro, 100);
loop();
}

Prendiamo ad esempio 4 immagini con ID uno, due, tre e quattro. La prima, l’immagine di partenza avrà opacità 100, le altre 0.

L’opacità la andiamo a settare con questa funzione, che con particolari accorgimenti funziona sul 99.9% dei browser

function setOpacity(obj, opacity) {
opacity = (opacity == 100)?99.999:opacity;
// IE/Win
obj.style.filter = “alpha(opacity:”+opacity+”)”;
// Safari<1.2, Konqueror
obj.style.KHTMLOpacity = opacity/100;
// Older Mozilla and Firefox
obj.style.MozOpacity = opacity/100;
// Safari 1.2, newer Firefox and Mozilla, CSS3
obj.style.opacity = opacity/100;
}

La funzione Loop poi si preoccupa di far partire gli effetti di Fade-in e Fade-out in precisi momenti grazie alla funzionalità setTimeout.

function loop() {
fadeOut(‘uno’,100);
fadeIn(‘due’,0);
window.setTimeout(“fadeOut(‘due’,100)”, 2000);
window.setTimeout(“fadeIn(‘tre’,0)”, 2000);
window.setTimeout(“fadeOut(‘tre’,100)”, 4000);
window.setTimeout(“fadeIn(‘quattro’,0)”, 4000);
window.setTimeout(“fadeOut(‘quattro’,100)”, 6000);
window.setTimeout(“fadeIn(‘uno’,0)”, 6000);
window.setTimeout(“loop()”, 8000);
}

Il primo parametro è la funzione da richiamare, il secondo è il ritardo con cui farlo. Espresso in millisecondi.

Ed ecco le funzioni di fade in e fade out, molto simili tra loro. Utilizzano anch’esse il setTimeout

function fadeIn(objId,opacity) {
if (document.getElementById) {
obj = document.getElementById(objId);
if (opacity <= 100) {
setOpacity(obj, opacity);
opacity += 5;
window.setTimeout(“fadeIn(‘”+objId+”‘,”+opacity+”)”, 100);
} else {
return 0;
}
}
}

function fadeOut(objId,opacity) {
if (document.getElementById) {
obj = document.getElementById(objId);
if (opacity >= 0) {
setOpacity(obj, opacity);
opacity -= 5;
window.setTimeout(“fadeOut(‘”+objId+”‘,”+opacity+”)”, 100);
} else {
return 0;
}
}
}

Mentre per quanto riguarda l’HTML la struttura deve essere questa:

Nel body ci va :
<body bgcolor=”#ffffff” onLoad=”initImage()”>

e nel testo si mette una cosa del genere opportunamente adattata al vostro caso:
<div id=”container” style=”position:relative; left:0px; top:0px; width:395px; height:322px; z-index:1; overflow:hidden; “>
<div id=”Image1″ style=”position:relative; left:0px; top:0px; width:395px; height:322px; z-index:2;”><img id=’uno’ src=”images/HP_img1.gif”></div>
<div id=”Image2″ style=”position:relative; left:0px; top:-322px; width:395px; height:322px; z-index:5; overflow: hidden;”><img id=’due’ src=”images/HP_img2.gif”></div>
<div id=”Image3″ style=”position:relative; left:0px; top:-644px; width:395px; height:322px; z-index:10; overflow: hidden;”><img id=’tre’ src=”images/HP_img3.gif”></div>
<div id=”Image4″ style=”position:relative; left:0px; top:-966px; width:395px; height:322px; z-index:15; overflow: hidden;”><img id=’quattro’ src=”images/HP_img4.gif”></div></td>
</div>

Il container non è opzionale, come anche l’overflow:hidden.
Da notare anche il top progressivamente sempre piu negativo in modo che si sovrappongano.

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