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Mese: Gennaio 2008 (Pagina 3 di 4)

Giusto per rientrare in argomento

Qualche verità assoluta

  • Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti. (Umberto Eco)
  • I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. Insieme sono una potenza che supera l’immaginazione. (Albert Einstein)
  • Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. (Isaac Asimov)

… per chiarire che questo non è un blog di design. 😉

Il futuro

A volte sembra avere una sua strada che porta inequivocabilmente ad un fine, come una sfera su un piano inclinato, altre volte l’una o l’altra possibilità sono regolate dal caos, come un equilibrista che cammina su una corda…

Se non sei su google non sei nessuno…

Una volta ero più googlabile col mio vero nome, ora molto meno. Anche se esiste ancora una pagina in cui c’è il mio nome anagrafico e il mio nick, in forza di questa associazione, si riesce a trovare tutto ciò che scrivo su internet (uso sempre lo stesso nickname, e lo uso solo io)

Sinceramente spero che quella singola pagina, ormai vecchia, sparisca presto. Non ci trovo nulla di male se qualcuno, a partire da un mio post, bloggata o altro, riesca a ritrovare le mie altre attività su internet ma che la connessione con la mia identità fuori dalla rete sia cosi facile un pò mi dà fastidio.

Piuttosto, se voglio che qualcuno mi googli, preferisco fornirgli io la base di partenza (ovvero uno dei miei 2 blog).

Ma la tendenza è in genere diversa. I nuovi internet users usano meno i nickname e più i propri nomi e, di conseguenza, risultano molto più googlabili. Alcuni servizi esistono apposta per “darsi visibilità sulla rete” come ad esemplio linkedin o neurona.

Voi come gestite la vostra privacy online? La difendete a tutti i costi, separate online da offline o siete sempre a caccia di visibilità ?

P.S. Se volete sapere di più su di me: b0sh@google

Twitter, perchè?

Il noto servizio di microblogging ogni tanto torna all’onore delle cronache italiane, ma questo giro non è per decantarne le lodi. E’ per cercare di capire uno pseudo-fenomeno. Ho provato twitter, insieme a quasi qualsiasi novità CUL dello scorso anno. Alcune mi sono piaciute altre meno. Ma almeno ne ho capito lo scopo.

Di Twitter no. Non ne capisco il perchè e non conosco nessuno che lo usa. Conoscere qualcuno a cui piace poi…

Ok ci hanno fatto millemila mash-up … ma perche uno dovrebbe usare twitter. Me lo dite?

Adsense

Essi è tornato Adsense sul mio blog. Non l’avevo ancora reintegrato dopo aver migrato di piattaforma ma adesso è qua. Spero non disturbi troppo. Il plug-in utilizzato per integrarlo mi è stato suggerito dal buon Nicolo di Bluxis

Chissa magari un giorno mi pagherà almeno l’hosting (per ora non paga un bel niente cmq…)

Portabilità dei propri dati

I dati sono degli utenti che li generano. Ovvero nostri.
Il minimo che un servizio 2.0 può-e-deve fare è permetterci di importare i dati nel momento in cui entriamo ed esportarli quando decidiamo che questo servizio non ci è più utile. Tra le piattaforme di blog questa pratica è abbastanza diffusa. Io per esempio non ho avuto grossi problemi a esportare tutti i miei post quando ho abbandonato Blogger in favore di WordPress.
Ma per altre applicazioni non è cosi semplice. Facebook e Lastfm, per esempio importano facilmente la vostra lista di contatti da Gmail, Yahoo Mail, Outlook etc ma dubito si possano poi esportare altrettanto facilmente … se per esempio decidessi di migrare da Facebook a Linkedin.

C’è chi si occupa di questo problema ed è DataPortability, e la notizia è che Google e Facebook hanno preso parte a questa iniziativa.

Se davvero riusciranno a mettere da parte la loro rivalità e lavorare insieme, la portabilità completa dei propri dati non sarà più un miraggio.

Chissà … magari un giorno sarà un nostro diritto esportare tutti i nostri post da un forum o addirittura cancellarli. In teoria lo è gia ora, in pratica è ben lontano dall’esserlo.

Il Web del 2008. Previsioni

Queste classifiche non sono quasi mai azzeccate ma permettono di riflettere ora sul futuro e tra un anno, rileggendo questa pagina, su cosa NON è stato il 2008.

Ecco la mia versione :

  1. Le applicazioni semantiche si avvicineranno alla realtà e il grande pubblico inizierà a percepire le potenzialità di una tecnologia che comprende i dati che tratta, nonostante ciò la Macchina-Da-Risposte-Definitiva non verrà creata nel 2008
  2. Non uscirà il GoogleOS, ma molti miglioreranno a tal punto le loro web applications tanto che si inizierà a parlare di WebOS
  3. Il mercato della pubblicità online continuerà a crescere in termini economici. Per sostenere questa crescita i network pubblicitari dovranno espandere i loro canali, acquisendo in modo ancora più aggressivo, in quanto aumentare i costi ora equivarrebbe a un big crunch al pari di quello appena superato.
  4. Sempre meno gente vedrà Google in modo positivo. BigG di conseguenza dovrà essere sempre più “necessario” per andare avanti (stessa fine di Microsoft insomma)
  5. Nonostante UMTS, WiMAX, WiFi e altre cavolatine non avremo ancora internet ovunque ad un costo accettabile per i più. Cresceranno gli utenti internet mobile ma non sarà ancora il boom.
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