“Era esattamente come uno di quegli arcaici computer alimentati ad elettricità; non aveva importanza quanto fosse veloce, instancabile e a prova di errore, non importava quanto lavoro fosse in grado di farti risparmiare, quante cose fosse in grado di fare o in quanti modi diversi potesse stupire e meravigliare. Se tiravi via la spina, o spingevi l’interruttore con su scritto “off”, non diventava altro che un grumo di materia. Tutti i suoi programmi non si riducevano altro che a settaggi e sterili istruzioni, e tutti i suoi meravigliosi calcoli svanivano con la medesima velocità con cui si erano mossi.

Era come la dipendenza del cervello umano dal corpo umano di base; non importava quanto tu fossi intelligente, intuitivo e pieno di talento, non importava che tu vivessi solo per le gioie ascetiche dell’intelletto e rifiutassi il mondo materiale e l’ignobile carne di cui eri rivestito; se appena il tuo vile cuore materiale smetteva di battere …

Era il Principio di Dipendenza, e diceva che non si doveva mai dimenticare dove si trovavano gli interruttori con su scritto “Off”, anche se erano in un posto noioso e sgradevole”

Iain M. Banks

“L’altro universo” o “L’eccessione” per una più diretta traduzione.

2015-09-24 22.09.38