Mese: Dicembre 2006 (Pagina 2 di 3)
“Lo strumento che rende tutto questo possibile è il World Wide web E’ uno strumento per mettere insieme i piccoli contributi di milioni di persone e trasformali in un fenomeno dalle notevoli conseguenze.”
“tutte le persone che hanno partecipato all’esplosione della democrazia digitale“
“i giornalisti avevano il potere esclusivo di portare la gente in luoghi dove non era mai stata. Ma adesso una madre a Baghdad munita di videotelefono può mostrare a tutto il mondo le conseguenze di un attentato”
Benvenuti nell’era dell’informazione e della comunicazione orizzontale, e un grazie a Time per il premio.
Comodissimo, da avere sul proprio palmare. La macchina della verità:
Con il vantaggio della portabilità, ovviamente. E’ abbastanza affidabile, nei limiti della teoria dello stress vocale.
Unico limite, non è realtime. Occorre prima registrare e poi analizzare.
La programmazione, come si sà, spesso porta ad un uso eccessivo di Copia-e-Incolla. Il riciclo di codice però porta alla difficoltà di mantenimento. Certo, il codice per mostrare il contenuto di una tabella è bene o male sempre lo stesso, ma doverlo copiare, incollare e adattare per 25 tabelle differente puo essere fastidioso.
Ancora di piu se poi capita di dover fare una piccola modifica.
Come fare allora ?
I Framework esistono per questo. Con semplici chiamate di funzioni o oggetti si possono gestire tutte quelle richieste ripetitive, in modo veloce e meno ripetitvo.
I framework si possono creare da zero, ma questa attività richiede una certa dimestichezza con la progettazione di oggetti per essere efficente, o utilizzare dei pacchetti OS.
CakePHP o Smarty possono fare al caso vostro se non avete tempo per svilupparvi un vostro framework, o semplicemente non ne avete voglia, o credete che un team di sviluppo skillato possa essere piu bravo di voi (cosa vera nella maggior parte dei casi)
Le euro4 inquinano poco. Compriamo tutti una Euro4. Adesso escono le Euro5 e quindi le Euro4 vanno cambiate. Prendiamo tutti una Euro5 per non inquinare.
Ma siamo sicuri che il vero problema non sia la sostenibilità del universo “industrie automobilistiche” ?
No perche sarei veramente curioso di sapere quanti anni ( se non decenni ) deve circolare una euro4 nuova per ripagare l’inquinamento generato dal suo sviluppo, produzione e trasporto.
Tratta un argomento simile BlogMotori su repubblica
Riporto (parzialmente) un commento interessante.
“Io purtroppo non credo piu´alle frittate che ci propinano. […]Un esempio e´la Peugeot 305 sviluppata circa 25 anni fa: questa vettura gia´allora percorreva piu´di 20 km con un litro di benzina e la spiegazione consisteva in una carrozzeria in plastica […] Altro esempio e´il filtro per motori Dieel LCR della Eurofiltrazione di Torino ( http://www.eurofiltrazione.com/LCR.pdf ) : molto semplice , leggero , universale , rigenerabile . La sua applicazione ad un veicolo anziano fa sì che questo rispetti addirittura le norme Euro 6![…]
Aggiungo questo. La mia Panda Euro 1 inquina sicuramente , ma inquina certo di meno che costruire una nuova Panda Euro 4. Solo se penso alle acciaierie , alle plastiche , ai camion che le portano e cosi´via la mia domanda e´: perche´non tenersi le ottime vetture che abbiamo invece di trasformarle in rifiuti tossici ed avvelenarci ulteriormente per costruire le nuove? […]
Morale della favola : si´, le vetture Euro 4 subiranno un deprezzamento , anche perche´presto le Diesel) che non avranno il filtro antiparticolato andranno a pagare una sopratassa. Scommettiamo?”
Alla fine è tutto business e l’ecologia, il cambio del clima, le alluvioni, l’effetto serra, etc … sono solo spauracchi sfruttati ad arte per smuovere l’opinione pubblica in un senso piuttosto che nell’altro. Senza, ovviamente, nessuna cura di fare una seria e scientifica analisi delle conseguenze delle scielte che vengono propinate come “migliori per la salute nostra e del pianeta”
Regalate al vostro pargolo il giocattolo del futuro esattore della strada:
Sono commosso, qualcuno oltre me parla ha scritto un post sull’astroturfing !
Leggere subito : Sony e l’astroturfing
Notizia di oggi di Punto Informatico :
La cosa sembra interessante, forse lo proverò … anche se ho ancora in sospeso un progettino per pocketPC che prima o poi finirò.
Inauguro il filone, o tag, del problem solving.
Problema:
Streaming video. Lo streaming video fatto in casa in genere non da grandi risultati a meno di impiegare costosi server dedicati e software appositi. Il che genera costi di start-up alti e costi mantenimento, in caso di successo, altrettanto alti.
Una soluzione low-profile applicata da molti è utilizzare la funzione inclusa nelle ultime versioni di Macromedia Flash. Il che risolve i costi di start-up ma non da ne un risultato eccellente in termini di prestazioni ne permette di gestire efficentemente i costi di banda passante in caso di successo. Anzi in caso di successo la mancanza di gestione efficente dello streaming aumenta il consumo di banda passante e tempo di processore.
Soluzione:
Youtube o Google video ti danno una mano. Banda passante infinita gratis, transcoding del filmanto direttamente da parte del servizio online, ottime prestazioni, nessun costo di startup. Come bonus si ottiene anche una possibile promozione del sito attraverso un link messo nella descrizione del filmato.
A volte gratis è meglio.