
Eppure il vecchio Google Analytics continua a funzionare. E contiene anche dati di oggi 19 Luglio 2007. Eppure adesso non il 18 luglio da nessuna parte del mondo …
Autore: admin (Pagina 44 di 77)
Scrivo per chiarire. Non che la descrizione la in alto sia sbagliata, ma forse è troppo sintetica. Non sono un esperto della maggior parte degli argomenti di cui parlo, e il primo post su un argomento potrebbe essere in contraddizione con l’ultimo. Questo non vuol dire che mi prendo una sbronza per postare o che cambio idea ogni 3×2.
La maggior parte dei post rappresentano una sintesi ed una rielaborazione di appunti che prendo per lavoro, infatti una parte delle mie attività è ricercare nuove soluzioni e indagare sui nuovi comportamenti in rete. Ovviamente appena inizio il percorso di apprendimento di un argomento può essere che non lo abbia ancora del tutto chiaro, come può anche essere che guardando l’argomento da fuori, pur non conoscendolo a fondo, riesco comunque a percepire punti di forza e debolezze. Siete quindi avvistati di prendere i post come spunti di riflessione e non come oro colato.
Perchè scrivo ? Primo per avere uno storico di quello che faccio, che fa sempre comodo. Un pezzo di carta lo si puo perdere. Qua invece non si perde nulla. Secondo perchè quello che scrivo può anche essere utile ad altri, e non vedo il motivo di non condividerlo.
Che titolo ho per scrivere ? Preferirei che dai post valutiate la persona piuttosto che dalla persona valutiate i post. Se non altro perchè lo ritengo un percorso piu corretto. Il contenuto viene prima. Se è valido quello non importa chi l’ha scritto. Magari prima o poi pubblicherò un curriculum serio ma ora non ho voglia.
Che sia diventata la nuova buzzword alla fine lo abbiamo percepito, in modo più o meno chiaro, tutti. Questo può essere positivo per via dell’attenzione che si dedica a questo nuovo argomento e alla spasmodica volontà di primeggiare in qualcosa che attualmente è “fico”. Dall’altra può essere negativo perchè non c’è nulla di peggio delle aspettative disattese.
Ho fatto qualche post da predicatore sul web semantico, pur non essendo un esperto, perchè secondo me ci vuole un forte sviluppo tecnologico su questo fronte, non solo uno sviluppo del chiacchiericcio. E per dire questo basta un pò d’attenzione. Poi scopro di essere fondamentalmente d’accordo con uno dei massimi esperti di semantica italiani, quindi credo di aver ragione.
Tutto questo per linkare un articolo di Marco Varone su questo argomento.
Dal blog di fon :
FON ha lanciato La Fonera+, il suo router WiFi con migliori prestazioni. Così come La Fonera, il nuovo router FON permette agli utenti di condividere la loro banda larga e di avere WiFi facilmente a casa propria e gratis fuori casa in tutto il mondo. La Fonera+ presenta inoltre nuove caratteristiche per offrire agli utenti una migliore esperienza WiFi.
Come il primo router FON, La Fonera+ viene collegata alla connessione internet di casa permettendo all’utente di connettere a internet qualsiasi dispositivo senza fili, come un laptop, un telefono cellulare o una console videogame. Gli utenti diventano inoltre membri della community FON e possono accedere a qualsiasi FON Dpot nel mondo gratuitamente. La Fonera+ possiede inoltre le speciali caratteristiche di sicurezza della Fonera, proteggendo la connessione dell’utente con due segnali WiFi criptati.
La Fonera+ ha due porte Ethernet che permettono all’utente di collegare dispositivi con cavo, offrendo ai Foneros una installazione semplificata e la possibilità di mantenere o creare una rete via cavo. I quattro nuovi LED colorati della Fonera+ danno la possibilità all’utente di controllare lo status di tutte le attività del router.
Inoltre la Fonera+ ha due antenne. Una è quella esterna che può essere sostituita con La Fontenna, l’amplificatore di segnale WiFi di FON. La seconda è all’interno del router ed è progettata per funzionare con la Fontenna per fornire copertura negli spazi chiusi, mentre la Fontenna direziona il segnale verso l’esterno.
La Fonera+ è compatibile con i sistemi operativi Windows, Mac, e Linux, così come un’ampia gamma di dispositivi WiFi.
Entrambi i router La Fonera+ e La Fonera sono acquistabili online sul sito FON.
Interessante webcast, che parla di come sfruttare gli “Human Cycle”, ovvero l’intelligenza umana, per risolvere problemi che i computer non possono risolvere. La cosa più interessante è l’approccio, ovvero sfruttare un gioco per ottenere un output di elevata qualità dai “processori umani” in modo assolutamente gratuito.
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Ed eccoci a Spock.com
L’invito alla beta è arrivato quasi subito dopo la richiesta. Di cosa si tratta?
Di un aggregatore di informazioni personale prese da network sociali, con l’aiuto di informazioni fornite dagli stessi utenti di Spock.com.
L’utente che si iscrive è invitato a fornire tutti gli indirizzi email dei propri contatti. Spock puo importare dati da Outlook, Yahoo Mail, Hotmail, AOL, Gmail, Plaxo e Linkedin. Una volta importati i tuoi contatti ti chiede l’account che usi su alcuni network sociali, in modo da collegare gli account e importare altri amici. Fatto questo puoi invitare alcuni altri amici, se ancora ne hai, attraverso la formula degli inviti ristretti (tipo gmail). Naturalmente taggando chi stai per invitare, cosicche anche queste persone vanno a far parte del grande database di Spock. Anche se non accettano l’invito ovviamente.
A parte la discutibile caccia ai dati personali (ha gia schedato 160.000 persone in Italia, 300.000 in Francia, 2.000.000 in California) di semantico questo “aggregatore” non ha proprio nulla.
Le domande non possono essere formulate in linguaggio naturale. Non ha capacita di analisi del testo di altri siti.
Per esempio io non ci sono. Una persona che cerca di me sul web puo scoprire quasi tutto. Dove vivo, dove lavoro, gusti e preferenze personali, anche il titolo di studio. Questo mi aspetterei da un vero “spider semantico”. Creare ordine (ovvero la scheda personale) dal caos (ovvero tante informazioni sparse in altrettanti siti).
Ma Spock.com per la catalogazione si basa su tag e profili gia presenti. Il tutto si basa sulla riduzione a Tag di informazioni prese da profili su network sociali pubblici con un aggiuntina di taggatura da parte degli utenti stessi che invitano amici e parenti.
Ok è il del.icio.us delle persone… Ma non chiamatelo pomposamente “il primo motore di ricerca semantico”.
Da Punto-Informatico di oggi:
“uno dei primi – se non il primo – search engine costruito completamente intorno al concetto di web semantico, o 2.0″
Si parla di Spock.com un motore di ricerca che permette si focalizza sulle persone e ne trova vari dettagli. Il problema è l’associazione tra web semantico e web 2.0.
Ok, sono 2 buzzword, ma almeno usiamole per quello che significano.
Magari leggere il manifesto del web 2.0 di O’Reilly potrebbe essere utile.
Inglese (originale) – Italiano
P.S. : Quanto a spock.com … mi iscrivo 😀



