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Categoria: debugging (Pagina 3 di 11)

Sicurezza, Militari sui treni di tutta la Lombardia.

“I militari serviranno a scoraggiare i malintenzionati dal compiere atti di violenza o di intimidazione nei confronti dei passeggeri, delle donne in particolare e naturalmente anche del personale ferroviario viaggiante, episodi che purtroppo si verificano sulla rete nazionale e anche regionale. La presenza dei militari servirà inoltre ad evitare vandalismi e danneggiamenti che purtroppo avvengono sui nostri treni”.

http://www.blogmilano.it/blog/2009/10/17/sicurezza-militari-sui-treni-di-tutta-la-lombardia/

E dove li mettiamo che gia non ci stanno i pendolari ?

Probabilità

Che possibilità ci sono che una persona che non conosci usi il tuo nome per scrivere un breve racconto ?

Alte, tanta gente scrive, i nomi si inventano … è come dire mettiamo  un numero infinito di scimmie davanti alla macchina da scrivere e sicuramente salta fuori la divina commedia. E tutta la letteratura mondiale.

Che possibilita ci sono che fissata 1 persona compaia questa e un suo conoscente nello stesso racconto ?

Ci sono 60.000 cognomi diversi in Italia.  Mentre i nomi si scelgono e sono potenzialmente infiniti … ma i due in oggetto sono comuni e compaiono nella TOP 50 quindi useremo questo numero.  Per farla breve si tratta di 3 milioni di combinazioni. Al quadrato fa 9 trilioni. La probabilità che scelte 2 coppie (nome, cognome) , escano proprio quelle estraendole tra tutte le possibili, è di 1 su 9 trilioni.

Ora … una persona conosce in media 150 persone ( numero di Dunbar ), quindi bisogna dividere 9 trilioni per 150. La prima persona infatti è fissa (persona A) l’altra è variabile ( persona B definita come “conosciuta da A”). Siamo a 1 su 60 miliardi.

Google alla query “racconto” risponde 5 milioni. Non sarà precisissimo ma consideriamolo valido per il motivo che poi spiegherò.

Siamo quindi a 1 su 12.000.

E che questo sia indicizzato da google?

Avendo usato google per stimare il numero di racconti, sempre 1 su 12.000

Ok ora ditemi che è un caso. Però io a questa persona B se mi capita la domanda glie la faccio. Visto che la persona C (autore del raccontino) io non la conosco.

Piccoli trucchi per un mondo migliore…

Riflettiamo insieme … “rimuovere” l’iva da un oggetto è un calcolo molto semplice. Non ci vuole una laurea in economia e commercio, o in matematica. Chiunque puo riuscirci usando una semplice calcolatrice non scientifica. Vediamo prima le basi teoriche di questa operazione e quindi l’operatività.

Base teorica :

Possiamo “togliere” l’iva da un importo lordo e ottenere l’importo netto grazie al fatto che esiste l’operazione inversa rispetto alla moltiplicazione. E si chiama DIVISIONE. Incredibile eh ?

Esempio pratico :

Infatti quando aggiungiamo il venti percento ad un importo netto banalmente facciamo <IMPORTO NETTO> + ( <IMPORTO NETTO> * (20/100)) o in una singola operazione <IMPORTO NETTO> * 1,2 . Di conseguenza è facile trovare l’operazione inversa. Basta fare <IMPORTO LORDO> / 1,2. Ora, oh gente dalla cultura umanistica, oh gente senza alcuna cultura, andate e dominate il contabile a fianco a voi.

P.S. : No, non è possibile che per questo calcolo cosi complicato qualcuno che si fregia del titolo di Ricercatore deleghi un altra persona col titolo di Dottore a farlo e quest’ultima sbagli pure l’approssimazione. Mala tempora currunt.

Cifrari a scorrimento e derivati

Non sono sistemi di crittografia validi.

Ok … non pretendo che tutti sappiano le basi matematiche della crittografia asimmetrica (anche io ho un certo imbarazzo col teorema cinese del resto, ma ho la prova scritta che, seppur per un breve periodo di tempo, l’ho saputo) ma almeno NO, il ROT13 bisogna sapere che non è sicuro.

Ah … una strategia per rompere un qualsiasi cifrario a scorrimento, senza avere del testo in chiaro, è basarsi sulla frequenza delle lettere. In un testo, sufficentemente lungo, alcune lettere sono molto diffuse, altre molto poco.

frequenze-ord-alf_itSi contanto quindi le frequenze del testo cifrato. Se percaso viene “cifrato” anche lo spazio, il simbolo con maggiore frequenza identifica certamente lo spazio, altrimenti la E o la A. Q e Z se il testo è breve potrebbero essere assenti, o altrimenti sono agli ultimi posti come frequenza.

Se il cifrario applica la stessa regola ad ogni lettera (dicasi monoalfabetico a valore fisso) il discorso si conclude qua. Basta infatti decifrarne una lettera per decifrare tutto. Se invece è a valore variabile (tipo l’alfabeto carbonaro) si prosegue con l’analisi.

Avendo 3-4 lettere molto probabilmente decifrate, si partono a fare supposizione sui monosillabi … si verifica se funziona e si passa a fare ipotesi su parole piu lunghe. Qualche supposizione si dimostrerà errata … ma alla fine se ne esce facilmente. D’altronde la lingua ha le sue regole, sia statistiche che ortografiche che grammaticali. Diverso sarebbe avendo un testo in una linuga sconosciuta o … non in una lingua.

Mi auguro che per molti dei miei pochi lettori sia scontato, ma di fatto per molti scontato non è, visto che capita di vedere l’impiego di algoritmi simili per codificare username e password. O pizzini.

Anche perchè i metodi di decodifica descritti si basano su carta e penna.

Grafico via it.wikipedia

Un altra ? Si da trenItalia

trenitalia21

Ora … una al mese mi avrebbe fatto anche piacere … alla fine sono un cliente “affezionato” nonchè un sostenitore della cura del ferro … ma se continuiamo con una alla settimana mi disiscrivo presto. Anzi, lo segnalo come spam.

Intanto, giusto per non dimenticare, risposto lo stemmino.

odio_trenitalia

P.S. : Come ho avuto modo di pontificare in altre sedi, l’email marketing è molto economico ma anche molto rischioso. E il rischio è quello di infastidire. A nessuno interessa ricevere nella propria caselle mail l’ennesimo “Ma Quanto Siamo Grandi” con il design all’ultima moda. E’ un modello vecchio e odioso. In estrema sintesi … Oh grande azienda se pensi di scrivermi, premurati di non disturbare e di avere qualcosa da dire interessante per me (che è diverso da quello che è interessante per te). Il resto son dettagli. Che contano. Ma infinitamente meno.

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