Pagina 78 di 126
La difesa della reputazione online è uno dei temi caldi. Su punto-informatico di oggi è segnalato l’ennesimo caso di un blogger denunciato per diffamazione. Ovvero come risolvere il problema delle formiche in cucina con un bazooka. Poi non lamentatevi se c’è odore di bruciato. Nel frattempo qualcuno sente odore di business invece e lancia un servizio a prezzi, tutto sommato, economici. Trackur monitorizza la vostra preziosa reputazione (demo : http://blip.tv/file/667277 ) e i prezzi variano in base a quante ricerche desiderate salvare ( 1 – 5 – 15 ) e la prontezza con la quale deve avvertirvi che qualcuno sta parlando male di voi ( 12 – 6 – 1 ora ).
Trackur non offre, in realtà, nulla di più di quello che si può fare combinando più strumenti liberamente disponibili online.
Sono sempre esistite. Sempre esisteranno ? Qual’è la dimensione del fenomeno ?
Viene definita “Click-fraud” l’azione di cliccare sui banner o annunci pay di un sito con il solo scopo di far guadagnare il sito stesso. Azioni di questo tipo sono un problema perchè molti siti esistono solo perchè la “pubblicità gli paga le bollette” (redonweb.com comunque continuerà ad esistere con o senza pubblicità … non spaventatevi o mie 3 lettori)
Invece, se il fenomento diventa fonte di sfiducia verso la pubblicità online, protremmo perdere google, yahoo, flickr, youtube tutto d’un colpo. MSN invece rimarrà online diventando a pagamento.
Che culo.
Per rispondere a questa domanda ho sempre usato Alexa. Alexa non fornisce direttamente il numero di visitatori mensili di un sito ma, prendendo la percentuale di “reach” e moltiplicandola per la popolazione internet (1.3miliardi) si ottiene una stima vicina al vero. Per i dati che ho io ne esce un valore inferiore al vero del 15/25%.
Oggi ho scoperto Compete. Un servizio simile, ma senza dover fare calcoli dopo. Fornisce subito le sue stime di traffico, per i siti piu trafficati ovviamente.
Qualche confronto :
- Punto-informatico.it : Compete 6k – Alexa 169k
- Downloadblog.it : Compete 2k – Alexa 84k
- Repubblica.it : Compete 80k – Alexa 1.320k
- Google.com : Compete 130m – Alexa 351m
Conclusioni ? Per valutare i siti italiani sicuramente meglio Alexa… anche se, in termini relativi e a mio parere sottostimando pesantemente i visitatori, con Compete si riesce comunque a fare una graduatoria sensata.
Continua la mia personale rassegna di alternative a Google Analytics. Ora non che sia un anti-google, ma credo che le alternative debbano sempre esistere, e in una situazione di evidente predominio di un player (Google in questo caso) siano da valutare ancora più attentamente.
Ed ora il candidato di oggi :
VisiStat
Url : http://www.visistat.com/
Url demo : http://www.visistat.com/tracking/index.php?pmc=
Costo annuno (500k pv mensili) : sconosciuto (fino a 100k : 140€)
Drop rate: No
Tempo sul sito: Si
Analisi adwords: Si
Geolocalizzazione: Si (continenti, nazioni e citta)
Esportazione: Si (Excel)
Obbiettivi e ROI: Si (gestione costi e conversioni di vari tipi di campagne)
Commento : Il sistema è promettente, nel 2007 dichiarano di essere cresciuti più del 200%. La realizzazione tecnica dell’interfaccia è sicuramente superiore a Shinystat ma ancora inferiore ad G.Analytics. Sicuramente da ricontrollare tra un qualche tempo.
Quasi due anni fa parlavo di astroturfing quale pratica scorretta ma semplice ed efficace per via nella natura sempre più sociale di internet. Ora a quanto sembra esiste una normativa che vieterebbe questa pratica:
“1. Sono considerate in ogni caso ingannevoli le seguenti pratiche commerciali:
[…]
aa) dichiarare o lasciare intendere, contrariamente al vero, che il professionista non agisce nel quadro della sua attivita’ commerciale, industriale, artigianale o professionale, o presentarsi, contrariamente al vero, come consumatore”
Da : pratichesleali.sviluppoeconomico.gov.it[…].pdf
Basterà questo per mantenere alta la fiducia verso il lato sociale di internet?
Chi viglierà sul rispetto di questa norma, magari chiedendo nome, cognome e professione ad ogni blogger, utente di forum e gruppi di discussione?
E se qualcuno lo farà il 99.9% percento degli utenti 2.0 onesti, sentendosi sotto controllo, non si metteranno ad urlare contro uno “stato di polizia” o un “grande fratello” ?
Da una parte apprezzo l’impegno, dall’altra temo sia solo una grida Manzoniana …
PI: Cult of the Dead Cow denuda il Web
Goolag Scanner, questo il nome del tool, è un software di “Web auditing” in grado, a quanto sostiene la crew, di permettere a chiunque di testare il proprio sito web attraverso una tecnologia definita di “Google hacking”, un tipo di ricerca delle vulnerabilità nel codice web sviluppato dall’hacker Johnny I Hack Stuff.
La cDc, a partire dal mitico Back Orifice, non ha mai smesso di stupire. E cosi ecco qua un tool per il controllo del (proprio) sito web per assicurarsi che non ci siano vulnerabilità note.
Su punto informatico l’articolo completo, qua sotto il download (l’ho mirrorizzato visto che si segnalavano problemi nello scaricamento)
Pagina ufficiale per il download : http://www.goolag.org/download.html
A chi mi riferisco ? All’università della birra ovviamente.
Ecco una breve (si fa per dire) carrellata sugli ultimi assaggi, a favore dei miei visitatori e di quelli di birraiolo.it che riporta sempre i miei servizi fotografici.
Sant Martin
Ho provato varie classi per la creazione di file zip attraverso uno script PHP ma tutte consumavano una quantità di memoria pari almeno al doppio della dimensione complessiva dei file da comprimere. Quindi ne ho presa una e l’ho modificata in modo che il consumo di memoria sia pari al massimo al doppio della dimensione del file più grosso da comprimere.
Si può fare di meglio, probabilmente esiste di meglio in giro, ma questa modifica ha risolto i miei problemi. Magari risolve anche i vostri.
Compatibile con PHP 4
Download : zip1.zip